Grande commozione ieri pomeriggio, venerdì 3 febbraio, ai funerali del 28enne imperiese Francesco Pischedda, morto nella notte di giovedì per le gravi ferite riportate a seguito di una caduta nel corso dell’inseguimento di un malvivente.
Alle esequie, tenutesi a Dubino, frazione di Sondrio, era presente, oltre ai familiari, agli amici e ai colleghi di Pischedda, anche il capo della Polizia Franco Gabrielli.
“Desidero esprimere il mio personale cordoglio e sentimenti di vicinanza alla famiglia tutta – ha detto Gabrielli – Quanto accaduto appresenta l’ennesimo estremo sacrifico degli uomini e delle donne della polizia di stato versato per garantire la sicurezza e il vivere civile dei nostri concittadini”.
Anche il Ministro dell’Interno Marco Minniti ha fatto giungere un messaggio di cordoglio al prefetto Gabrielli e si è unito al dolore per la prematura scomparsa del giovane poliziotto.
IL DRAMMA
Francesco Pischedda si trovava di servizio sulla Statale 36, a Colico. La pattuglia aveva intercettato un furgone sospetto e si era messa all’inseguimento del mezzo. Nella fuga, i fuggitivi si sono schiantati contro il guardrail, abbandonando il mezzo e fuggendo a piedi. Da lì è nata una colluttazione tra uno dei sospetti, un 25enne di origine moldava, e Pischedda che, per cause ancora in fase di accertamento, è terminata con la caduta in un pendio. Le ferite per Pischedda sono state mortali e, nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare.
Francesco Pischedda era originario di Imperia, era entrato in Polizia nel 2009 e da circa sei anni era nella sezione Polizia Stradale di Bellano. Lascia una compagna, Anna, e una figlia nata nell’aprile dello scorso anno.