25 Novembre 2024 12:40

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25 Novembre 2024 12:40

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE – La cronaca della seduta

imageCinque punti all’ordine del giorno per il Consiglio Comunale di ieri, lunedì 30 settembre, che si è concluso dopo la mezzanotte con attimi di tensione, ma anche di scherno fra i consiglieri della maggioranza e quelli della minoranza. Piccoli sprazzi di rabbia per il consigliere Grosso di Imperia Bene Comune, alternati a gaffe esilaranti del capogruppo del Pd Montanari e dal tentativo rabbioso del Presidente del Consiglio Paolo Strescino di riportare l’ordine.

Il primo punto affrontato è stata l’adesione alla Carta di partnership del Santuario dei Cetacei, approvata all’unanimità, ma non senza qualche piccolo battibecco tra la capogruppo del Pdl Piera Poillucci e il Sindaco, accusato dalla consigliera di non essere interessato agli animali. Risponde allora con ironia il capogruppo Pd Giorgio Montanari:Mi pare che il Sindaco intendesse che i cani non sono una priorità nel senso che lo sono tutti gli animali, compresi i celenterati, i muschi e i licheni”.

Il secondo punto è stato poi il “Riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio derivante dalla sentenza del T.A.R. Liguria n.1660/2012 – Aicardi Anna Maria/Comune di Imperia”. Si tratta, nello specifico, di un debito fuori bilancio per aver perso una vertenza in cui la signora Aicardi Annamaria aveva impugnato il permesso di costruire, rilasciato a sua volta, dal Comune alla signora Dalmasso Maria. Il Tar ha accettato il ricorso e, alla fine come ha spiegato l’assessore Abbo, si tratterebbe di un totale di 5000 euro.

Dopo un breve dibattito in cui il consigliere Grosso ha chiesto: “Attenzione gli uffici su queste pratiche, andiamo incontro a una perdita perché c’è sempre stata un po’ di disattenzione sui beni comuni di natura edilizia”, l’assessore Abbo ha risposto in modo puntale e preparato al consigliere di Imperia Bene Comune dicendo: “Mi sembra una tautologia”. Le dichiarazioni di voto poi si sono concluse con 26 favorevoli, nessun contrario e 5 astenuti ossia i membri del Pdl: “Il Pdl si astiene – spiega il capogruppo Poilluccinon senza rilevare che all’epoca la pratica aveva avuto una trattativa con il privato in vista di uno stato di degrado di Via Parini. Il Comune aveva chiesto al privato appunto che si facesse carico di un allargamento del marciapiede, era questa l’ottica”.

Il terzo punto all’ordine del giorno riguardava poi un’altra variazione di bilancio, precisamente la “Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio 2013 – II variazione di bilancio”. L’assessore Abbo ha spiegato infatti tutti gli spostamenti e le variazioni nel bilancio dichiarando infine che, attualmente, i servizi sociali non avevano fatto richieste di fondi aggiuntivi. Su questo punto è scattato il consigliere Grosso di Imperia Bene Comune, proponendo invece un emendamento: “Vorrei soffermarmi su alcune valutazioni di politica generale che hanno attinenza. Non possiamo non prendere atto che questo bilancio così ingessato è frutto di una politica finanziaria del centro destra scellerata, che ha portato all’impoverimento degli enti locali. Noi abbiamo pensato a un emendamento, se verrà approvato allora potremmo votare positivamente alla variazione di bilancio. L’emendamento, nel dettaglio consiste nel non mettere 100.000 euro sul fondo di riserva, metterne solo 50.000 e metterne i restanti 50.000 nei servizi sociali per i disagi abitativi, una problematica che è aumentata del 40% e che vede il rischio di sfratto per morosità per 23 famiglie”.

Ma la bagarre non si è arrestata con il consigliere Russo del M5S che ha incalzato: “Sono “marchette”, non posso usare altri termini, quando si danno 18.000 euro per un avvocato che in questo caso è Panero. Poi mi sembra che vengano usati troppi soldi per il wi.fi in Comune”.

Bisogna avere cautela – prosegue poi il consigliere Giuseppe FossatiNon sono soldi che cadono dal cielo sono somme pagate dai cittadini che vengono re-investite. Il Comune dovrebbe avere un avvocato interno, abilitato al patrocinio, sarebbe meglio piuttosto che dare incarichi esterni; parlo come consigliere, 350.000 euro di spese legali sono troppe. Si faccia un bando”.

Condivido il pensiero del consigliere Fossati – dichiara il capogruppo Poillucci350.000 euro per le spese legali, saltano proprio all’occhio. Di questi 18.000 euro all’avvocato Panero, candidato nella lista del Laboratorio per Imperia che, per di più, ha assistito Strescino. E sempre per le spese legali non posso esimermi dal far notare che altri 8000 euro vanno sempre all’avvocato Bolgi di Genova per la difesa del Presidente del Consiglio Strescino nel procedimento di violenza privata”.

Ribatte ovviamente l’assessore Abbo: “Ho visto le variazioni richieste dall’ufficio e ho fatto delle previsioni, accetto la critica sui servizi sociali, ma è sbagliato il momento, non penso che si possa inserire questo emendamento ci vorrebbero dei revisori. Grosso mi aveva anticipato la richiesta e la mia risposta è la stessa: serve un approfondimento”.

Da questo momento in poi la situazione è degenerata con l’intervento del consigliere Lagorio che ha incalzato la consigliera Poilucci con un: “Oh, bionda e le dichiarazioni di voto da parte del consigliere del Pd Montanari che, dopo una lunga spiegazione per cui la maggioranza si dichiarava contraria all’emendamento di Imperia Bene Comune, ha concluso dicendo: “Ecco perché il Pd si dichiara favorevole…scusate, scusate, contrario”.

Dopo il richiamo all’ordine del Presidente del Consiglio Strescino è stato richiesta la votazione nominale con 20 contrari, un astenuto e 11 favorevoli.

L’ultimo punto all’ordine del giorno, riguardante gli emolumenti del Presidente del Consiglio Paolo Strescino, è stato poi introdotto dal Sindaco il quale però ha iniziato il discorso con una precisazione sull’argomento precedente che ha fatto saltare sulla sedia la consigliera Poilucci: “Il Sindaco non è il Papa”. Costretto ad alzare la voce il Presidente del Consiglio Paolo Strescino ha riportato tutto all’ordine minacciando di “Allontanare qualcuno dall’aula”.

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