“Io e Matteo ci riteniamo offesi”. Inizia così la replica di Michela Aloigi, presidente dell’associazione La Giraffa a Rotelle, mamma di Matteo, ragazzo disabile, al Sindaco di Imperia Carlo Capacci in merito alle dichiarazioni del primo cittadino sulla chiusura forzata dell’altalena per disabili al parco urbano.
Capacci, con un tweet sul proprio profilo, aveva risposto alle polemiche, nate a seguito di un post su facebook di Michela Aloigi, sulla chiusura dell’altalena (“è stata chiusa perché gli elastici di sicurezza si rompono quando viene usata dai normodotati”) lanciando anche un invito “a non far girare per tutta Italia e oltre la foto di una persona disabile che non è in grado di autorizzarne l’uso”. Il riferimento era proprio a Matteo, figlio di Michela Aloigi.
“Sono sbalordita nel vedere quanta poca attenzione c’è nella persona che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, compresi quelli che, come Matteo, non hanno la possibilità di poter gridare o scrivere il proprio disagio, che in questo caso, un Sindaco crea con azioni e parole offensive. Matteo , usa la mia ‘voce’ e le mie azioni per avere una vita il più possibile come quella di tutti noi , la foto pubblicata è quella di un qualsiasi ragazzo, privato dell’unico gioco a cui era possibile accedere. Se al posto della foto di Matteo ci fosse stata una foto di un ventiquattrenne alto, abbronzato, muscoloso e senza sedia a rotelle, denunciando un torto subito, lei sindaco avrebbe avuto parole di disapprovazione per l’immagine postata?
Caro sindaco, lei vede le diversità, e con le sue azioni ne calca i tratti, per noi genitori i ragazzi sono tutti ragazzi, cambiano le esigenze, quelle si, ed è per questo che a voi amministratori spetta il compito di facilitare queste esigenze.
Signor Capacci, lei dice che occorre più sensibilità e rispetto per i disabili, quando proprio voi amministratori comunali con la vostra ‘sensibilità’ vi siete dimenticati di chiedere i fondi regionali per rendere le spiagge comunali accessibili, e sempre per la vostra ‘sensibilità’ vi ho dovuto portare davanti al giudice di pace perché a Matteo e a tutti gli altri disabili fosse riconosciuto il diritto di accedere ad una ZTL, e altri esempi non mancano.
La pericolosità di questa altalena? Ne più e ne meno di quella di un’altalena tradizionale , che a tutta velocità causerebbe lo stesso un danno, all’atto pratico. In realtà passerebbe lei sindaco o farebbe passare un bambino dietro una qualsiasi altalena in movimento?????? Volete più tutela e rispetto dei giochi e dei bambini nei parchi? Accendete le telecamere già esistenti e posizionate.
Se vuole che Matteo non posti la sua foto per denunciare diritti non rispettati da chi invece dovrebbe garantirli, faccia in modo che questi stessi diritti siano rispettati sempre. Se quello che è stato fatto e detto mette in cattiva luce il Sindaco di Imperia, in tutta Italia e non solo, è l’ennesima occasione per rivedere la propria coscienza e il modo di operare verso i più deboli. E’ un grosso dispiacere dover combattere sempre per una briciola di umanità”.