23 Novembre 2024 17:51

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23 Novembre 2024 17:51

IMPERIA. PORTO TURISTICO. DISSEQUESTRATO IL MAGAZZINO CONTENENTE RIFIUTI. CAPACCI:”NESSUN RILIEVO PENALE, LA GO IMPERIA…”/ I DETTAGLI

In breve: Dissequestrato il magazzino presso il porto turistico: "il deposito temporaneo non ha rilievo penale".

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Imperia. Questa mattina è stato dissequestrato il magazzino di cantiere, adibito a locale intrattenimento negli originali progetti della Porto di Imperia SpA, dove pochi giorni fa la Capitaneria di Porto aveva effettuato un sopralluogo, su segnalazione confidenziale, rinvenendo rifiuti di diverso tipo.

Non essendo stati riconducibili alla Go Imperia i rifiuti presenti nel locale sequestrato e non avendo rilievo penale il deposito temporaneo che non richiede alcuna autorizzazione specifica sono stati rigettati sia la richiesta, sia la convalida di sequestro promossa dalla Capitaneria di Porto.

La Go Imperia, riservandosi ogni iniziativa volta alla comprensione delle vicende per cui fu sopralluogo e sequestro del locale, si è già attivata per la rimozione del materiale in esso depositato che sarà preventivamente inventariato e ricondotto, ove possibile, ai conferitori ovvero ai proprietari.

La vicenda.

L’8 agosto, in un blitz congiunto, la Capitaneria di Porto, la Polizia Municipale e l’Arpal erano intervenuti presso il Porto Turistico di Imperia, per verificare un’attività di raccolta e smaltimento rifiuti senza le necessarie autorizzazioni all’interno di un magazzino sito sul molo Pastorelli.

Il magazzino era stato sequestrato, in quanto avrebbe dovuto essere destinato a ospitare eventi ricreativi, in base al piano regolatore portuale. Invece all’interno erano stati rinvenute numerose latte e bottiglie di oli esausti, oltre a rifiuti di vario genere.

In seguito al ritrovamento dell’8 agosto, in qualità di legale rappresentante della società, Roberto Balbo, presidente del consiglio di amministrazione della Go Imperia, era stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.

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