La Liguria scende in campo per chiedere al governo maggiore autonomia e le risorse per esercitarla. Nella riunione odierna la Giunta regionale, su proposta del presidente Giovanni Toti e della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, ha dato mandato al governatore di richiedere formalmente all’Esecutivo di avviare la trattativa, ai sensi dell’articolo 116 (terzo comma) della Costituzione, “per il riconoscimento alla Regione Liguria di forme e condizioni particolari di autonomia”.
Le materie individuate quale oggetto della contrattazione sono, in primis, porti e aeroporti, grandi reti di trasporto e di navigazione, commercio con l’estero, coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, tutela dell’ambiente. A queste, ritenute irrinunciabili, si aggiungono: sostegno all’innovazione per i settori produttivi, tutela della salute, ricerca scientifica e tecnologica, protezione civile, governo del territorio, ordinamento della comunicazione, previdenza complementare e integrativa.
A seguito del mandato ricevuto dalla Giunta, il presidente Toti ha inviato oggi una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Gentiloni affinché anche la Liguria possa sedersi al tavolo già aperto con Lombardia ed Emilia Romagna. L’obiettivo è arrivare ad una prima intesa con il governo in carica, prima del termine della legislatura.
“Credo sia doveroso procedere in questa direzione – spiega il presidente Toti – per chiedere una maggiore autonomia, a vantaggio dei liguri. Il nostro obiettivo è unirci già a gennaio al tavolo della trattativa avviata dal governo con alcune regioni. Su questo tema vogliamo avviare un percorso il più condiviso possibile: questa ‘risoluzione’ sarà sottoposta al voto del Consiglio regionale, auspicando un’approvazione unanime, perché la richiesta di maggiore autonomia va nell’interesse del nostro territorio”.
“La Liguria – afferma la vicepresidente Viale – è una realtà matura per sperimentare forme e condizioni particolari di autonomia: in una regione come la nostra, con caratteristiche proprie e peculiari, l’ottenimento di spazi più ampi di intervento, come consentito dalla Costituzione, permetterebbe di rafforzare il nostro ruolo nevralgico in ambito socio-economico, nell’ottica di un ‘federalismo dell’efficienza’ volto a migliorare la capacità di risposta della pubblica amministrazione alle esigenze dei cittadini”.
E sulla portualità interviene l’assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi: “Il sistema portuale ligure è il primo d’Italia e garantisce ogni anno un incasso per lo Stato di circa 8 miliardi di euro tra Iva e accise. Ciò che chiediamo – conclude – è una quota di quelle risorse da reinvestire sul territorio e sulla nostra logistica”.