“Triste dire: l’avevo detto. In occasione della scadenza del rinnovo dell’affidamento della piscina comunale alla Rari Nantes, contratto novennale stipulato il 3 maggio 2005, avevo evidenziato in Consiglio Comunale, non solo i problemi economico-finanziari della società, ma anche quelli inerenti lo stato di manutenzione e conservazione dell’impianto pubblico.
Prima di rinnovare la convenzione mi pareva doveroso verificare che ne sussistessero le condizioni, a garanzia e tutela proprio del bene pubblico, giacché appariva anche banalmente agli occhi dei frequentatori dell’impianto come fosse mal gestito” – Così, in una nota stampa, la capogruppo Forza Italia Piera Poillucci, nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale che ha portato al sequestro penale della Piscina comunale “Cascione”.
“Interrogazioni e mozioni, però, non sono bastate – prosegue la Poillucci – perché l’Amministrazione, non solo ha disposto il rinnovo per altri nove anni, ma ha cominciato a corrispondere al gestore Rari Nantes anche l’aumento ISTAT sul canone, che prima di quel momento non corrispondeva. Ricordo bene come nel 2014, i nostri Amministratori fossero arroganti e compatti, tutti, e sprezzanti verso chi, dai banchi della Minoranza Consiliare, evidenziava gravi criticità. A quell’epoca erano tutti molto attenti a seguire le indicazioni dell’Ass. allo Sport, non si poteva contraddirlo.
Né gli Assessori del 2014, né quelli che poi si sono succeduti possono sottrarsi alle loro responsabilità amministrative e politiche (quelle penali spetta ad altri valutarle), in testa il Sindaco che presiede anche la Commissione di Vigilanza, a fianco Strescino, Ass. allo Sport proprio nel 2014, a ruota l’Assessore Vassallo che, non solo è oggi Assessore allo Sport sempre in prima fila a tagliar nastri, ma che dal primo cittadino riceve la delega per stare in Commissione di Vigilanza.
Aspetto ora di sentire le spiegazioni dei Signori Consiglieri che compongono la Commissione di Vigilanza, Lagorio e Paolo Re, quelle di Grosso, poco plausibili, le ho già lette, purtroppo.
Sarebbero bastati poche bracciate in vasca, per vederne lo stato del fondo, ed un giro negli spogliatoi, per capire in quale stato di sporcizia e degrado versi e versasse al momento del rinnovo, nel 2014, la struttura pubblica. Ora ce lo dicono le analisi, scientificamente.
Triste vedere che ad Imperia chiuda tutto: Teatro e Ridotto del Teatro, Centro Polivalente, Biblioteca, Piscina. Ora non mi vengano a dire che mancano i fondi o che c’è una congiura di cui sono protagoniste anche le Pubbliche Istituzioni (dai Vigili del Fuoco, alla ASL, alla Procura), basterebbe che ciascuno che è chiamato a svolgere un pubblico incarico se ne sentisse la responsabilità, avesse la coscienza del proprio ruolo e facesse semplicemente ciò che è proprio dovere fare. Tutto inutile, le logiche che segue chi ci amministra sono di tutt’altra natura”.