24 Dicembre 2024 17:38

24 Dicembre 2024 17:38

SANREMO. “MAI PIÙ FASCISMI”. SABATO 10 FEBBRAIO IN PIAZZA COLOMBO IL PRESIDIO DI RACCOLTA FIRME DELLA CGIL/IL PROGRAMMA

In breve: Sanremo non è solo Festival, luci e feste, in concomitanza con la giornata conclusiva della kermesse canora si svolgerà in Piazza Colombo nel pomeriggio di sabato il presidio organizzato dalla CGIL di Imperia

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Sanremo non è solo Festival, luci e feste, in concomitanza con la giornata conclusiva della kermesse canora si svolgerà in Piazza Colombo nel pomeriggio di sabato il presidio organizzato dalla CGIL di Imperia.

La manifestazione che riguarderà in particolare i lavoratori della ditta Embraco di Torino impegnati in difesa del proprio posto di Lavoro, sarà inoltre l’occasione per dare avvio alla Campagna di raccolta Firme “Mai più Fascismi” promossi dalla Cgil : il proliferare di organizzazioni e atti, non ultimo il folle gesto di Macerata, che si dichiarano filo fascisti in contrasto con la nostra Costituzione, non può infatti lasciarci passivi ed indifferenti.

Sabato 10 febbraio si terrà in tutta Italia la giornata di mobilitazione Cgil contro ogni forma di fascismo e di razzismo.

Già nei giorni scorsi la Cgil di Imperia insieme alla Cisl e alla Uil aveva inviato un appello a tutti i Sindaci della Provincia e al Presidente Fabio Natta per richiamare le Istituzione a un forte senso di responsabilità nei confronti di questo tema. La raccolta firme proseguirà presso le tutte Camere del Lavoro.

“MAI PIÙ FASCISMI” Appello a tutte le Istituzioni democratiche

Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni repubblicane. Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia.

Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.

Fenomeni analoghi stanno avvenendo nel mondo e in Europa, in particolare nell’est, e si manifestano specialmente attraverso risorgenti chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista, come recentemente avvenuto a Varsavia, persino con atti di repressione e di persecuzione verso le opposizioni.

Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.

Per questo, uniti, sollecitiamo ogni potere pubblico e privato a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l’abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi.

Per questo, uniti, invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.

Per questo, uniti, lanciamo un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.

Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali.

Per questo, uniti, chiediamo che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.

Per questo, uniti, come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale invitiamo a sottoscrivere questo appello le cittadine e i cittadini, le associazioni democratiche sociali, civili, politiche e culturali. L’esperienza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni. Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.

 

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