Domenica di fine marzo ed appuntamento con il Festival del Rugby di Sanremo, evento che inizia ad assumere grande rilievo nel panorama rugbistico del Nord Ovest. Interessante prestazione dei piccoli dell’UNDER 10 dell’Imperia Rugby a Sanremo, circondati dall’affetto di genitori e tecnici competenti come Mattia Moschetta, Viviana Bousquet, Vincenzo Zumbo e la solerte Irene Ardoino.
I piccoli giocatori stanno crescendo e si trovano di fronte le prime grandi prove e le partite di livello internazionali. Grasse è notevolmente determinata, anche a questi livelli, dunque la vittoria poi della under 12 assume un certo valore.
Si gioca poi di fronte a Biella. Che bello incontrare bambini di altre regioni, sentire altre lingue, altre cadenze. La partita è pure combattuta. Si perde 4 a 3 e si gioca palla in mano. Un po’ troppo poco rugby, dunque, che è sport di squadra, di collaborazione e di movimento.
Viviana Bousquet rilancia l’azione e da quel momento, con il movimento coordinato di giocatori e palla, è tutto un divertimento, con nove segnature a zero su San Remo e altrettante, ma con tre subite con il Cuneo, realtà storica del rugby piemontese con la versione taglio di manzo del Pedona. Viviana ha coniato il neologismo della metakids: Nicolò Alexander Andrea in plurisegnatura, Giacomo, Alessandro ed Ester (e che famiglia, quella di Ester, mangiano pane e palla ovale mane e sera) con soddisfazione.
La Bousquet si rammarica per la seconda partita, ma non per la sconfitta. A questi livelli non è un problema, non lo è mai nel rugby, perché è un mezzo per crescere e riflettere. Però bisogna giocare, con la palla, senza palla e divertirsi.
Per l’under 12 presenti 9 società, le liguri Province dell’Ovest, Savona, Pro Recco, Imperia e Vallecrosia-Sanremo, le piemontesi Cuneo, Biella, Volpiano ed i francesi del Grasse. Va detto che a livello di comunicazione organizzativa, a Sanremo si costruisce in grande stile. È molto importante poi la disponibilità di un campo di gioco dotato di tribune, dove, migliorando ulteriormente, si può arrivare ad alti traguardi.
Lo intuiscono i giovanissimi della under 12 dell’Imperia, anche perché il torneo avvia alla dimensione più competitiva della under 14 e del challenge round. Coppe in palio ed avversari nuovi: quanto di meglio per fare una bella figura.
La formula del torneo prevede tre giorni eliminatori composti da tre squadre: le vincenti si incontreranno in un girone per determinare le prime tre posizioni, le seconde qualificate giocheranno in un altro raggruppamento per il quarto, quinto e sesto posto e le terze si occuperanno del girone di consolazione.
Quindi è importante partire subito bene ma l’avversario dell’Imperia Rugby si chiama Province dell’Ovest, bestia nera per tutta la stagione. Pronti e via e si è subito sotto di due mete. Si cerca di rientrare in partita con la meta di Olivieri ma la prestanza fisica avversaria unita ad una ottima tecnica individuale non lascia spazio alle speranze. Finisce 5 a 1 per i genovesi, con la consapevolezza di non poter più ambire alla lotta per le prime posizioni.
Due cose vanno dette: è quasi tradizionale la difficile carburazione delle squadre dell’Imperia di primo acchito. In più, l’ossatura della squadra è composta quasi completamente di giocatori al primo anno di categoria: meno esperienza e fase di crescita incipiente, quindi si patisce la fisicità avversaria, anche se si sopperisce con una mobilità e una imprevedibilità allenata ad arte dai tecnici Reitano ed Olivero.
Appare chiaro che una sconfitta immediata spegne i sogni di gloria. Il morale è a terra nella successiva partita contro il Biella, in cinque minuti si è di nuovo sotto di due mete ma pian piano, con una meta grintosa di Alessandro Bocchi si riesce ad aumentare la fiducia e Samuele Ceccarelli riesce a pareggiare l’incontro.
Ormai i biellesi sembrano alle corde, ma un errore difensivo gli permette di riportarsi in vantaggio. Meno male che Ennis Pelle riesce a portare in pareggio l’incontro e grazie alla migliore differenza punti permette all’Imperia Rugby di accedere al girone delle seconde classificate.
Ci si trova di fronte il Grasse, realtà francese che accende gli animi dei ragazzi imperiesi, mai domi ed insaziabili nel netto successo per otto a zero. In meta quattro volte Alessandro Arquà, una Tommaso Olivieri ed Ennis Pelle e poi due segnature con le ragazze Cristina Arquà, al vertice di un trenino “perforante” la linea di difesa avversaria, e ancora di Giada Mesiano, alla prima meta in partite ufficiali proprio nel giorno del suo undicesimo compleanno. Quindi auguri alla ragazza, degna figlia di quella Viviana Bousquet che per tanti anni ha calcato i campi da rugby sia come giocatrice che come allenatrice.
L’ultimo incontro è con la rappresentativa di Vallecrosia – Sanremo, realtà agonistica che assume sempre più importanza e capacità di gioco e nella quale vi è il rientro di Mattia Di Vito, giovane promessa che ha mosso i primi passi all’epoca dell’under 8 imperiese, dove ha lasciato tanti amici. E Mattia segna l’unica meta per la propria squadra nel 4 a 1 finale, con segnature imperiesi di Alessandro Bocchi, Filippo Cerlienco, Alessandro Arquà e Tsegà Musso.
Due considerazioni: aver annichilito la scuola francese di Grasse non è cosa da poco. Si parla di una realtà che ha prodotto, nel tempo, giocatori di livello e milita in Fédérale 1. In secondo luogo è importante la capacità di reazione della squadra, anche in relazione al movimento provinciale ed alla indubbia crescita del gruppo di Sanremo-Vallecrosia.
Di fatto, si è raggiunto il quarto posto su nove società, appena a ridosso delle prime tre e con la sola sconfitta iniziale. Si è seminato molto bene fino ad ora e ci si prepara al grande appuntamento del 31 marzo a Monaco per il torneo di Santa Devota: grande scenario, principessa presente e però grande impegno per dover portare solo 12 giocatori (10 in campo più due riserve) con soli due cambi. E con una limitazione in età non da poco. Ma capacità elusive e gioco in continuità potrebbero essere competenze da spendere sul campo.
A Sanremo, presenti Imperia Under 12: 1) Tommaso Olivieri, 2) Tsegà Musso, 3) Pietro Luvoni, 4) Leonardo Gandolfi, 5) Alessandro Arquà; 6) Cristina Arquà 7) Giada Mesiano 8) Valerio Goggi 9) Alessio Faccio 10) Ennis Pelle 11) Giuseppe Serrano 12) Samuele Ceccarelli, 13) Luca Morgante; 14) Thomas Wolff 15) Filippo Cerlienco 16) Alessandro Bocchi.
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