“L’attualità politica fa venire i brividi, alcuni nuovi ministeri sono inquietanti. Ma si inseriscono bene, all’apparenza, in un tessuto sociale poco sensibile ai problemi di genere, si tratti di violenza sulle donne (solo in Italia il #metoo è stato poco seguito, quando non sbeffeggiato) o di omofobia e transfobia – Così, in una nota stampa, il movimento politico “Imperia di tutti Imperia per tutti” a sostegno del candidato sindaco Guido Abbo.
La nota stampa di Imperia di Tutti Imperia per Tutti per la tutela dei generi
“Quindi parliamo subito delle misure di base per tutelare persone che saranno sempre più vulnerabili: parliamo di questioni di genere, di tutti i generi a rischio.
Il programma di Imperia di tutti espone già diffusamente alcune forme di tutela delle donne vittime di violenza e di incentivi o aiuti al lavoro di quelle in condizioni disagiate e con figli piccoli. Ma abbiamo anche altri obiettivi, che per noi sono i requisiti minimi richiesti a un ente locale che si proponga di avere cura delle cittadine e dei cittadini.
Il centro antiviolenza di via Matteotti è troppo esposto, è necessario trovare un’intesa con l’ASL e il comune di competenza per spostarlo all’interno del Pronto soccorso e aprirne uno nuovo nel consultorio famigliare: sono luoghi abbastanza protetti, il personale sanitario può intercettare le vittime e indirizzarle verso il servizio. È urgente inoltre aprire un portale web che affronti l’argomento, fornisca indirizzi e una prima assistenza/consulenza in chat.
È importante, nel contesto di una tutela concreta, sensibilizzare con ogni mezzo le forze dell’ordine sulle tecniche di ascolto e accoglienza.
I requisiti minimi di un ente locale sulla tutela dei generi non sono tanto differenti e intendiamo farcene carico. Per fortuna si può contare su associazioni riconosciute e molto affidabili come l’A.ge.d.o (Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali) e le Famiglie arcobaleno. Con la loro collaborazione, anche per trovare i luoghi più adatti, si dovrebbero aprire sportelli di aiuto LGTB e un altro portale che offra informazioni e consulenza su scala locale, attrezzare il centro antiviolenza che ho appena descritto anche per questo tipo di accoglienza e soprattutto programmare sistemi di protezione e tutela per giovani e adulti.
Iniziando dai programmi contro omofobia e transfobia nelle scuole, in accordo con il provveditorato e con l’aiuto dell’A.ge.d.o; non limitarsi a una sensibilizzazione generica delle Forze dell’ordine, ma richiedere che vengano organizzati i corsi sulla prevenzione e contrasto dei crimini d’odio e delle discriminazioni contro le persone LGTB. E soprattutto essere d’esempio nella vita quotidiana, impegnare tutti i gruppi consiliari della nostra lista e di quelle che hanno il nostro stesso obiettivo a servirsi sempre, in pubblico e in privato, di un linguaggio e di argomenti adatti e rispettosi”.