La scorsa settimana presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia, è stato presentato alle istituzioni, alle famiglie ed alla cittadinanza la seconda parte del progetto sull’affido famigliare “Impariamo ad af…fidarci”, un’iniziativa che ha coinvolto i bambini delle scuole primarie del territorio per promuovere l’accoglienza e l’affido come modello di sostegno solidale fra le famiglie.
Si è trattato dell’evento finale legato all’attività promossa dall’equipe integrata socio-sanitaria del distretto imperiese che, insieme a “Associazione progetto Famiglia”, “Il cortile”, “Consultorio Profamilia” e “SUNUP”, ha coinvolto circa 160 bambini degli Istituti comprensivi presenti nel nostro territorio e specificamente dei plessi a Imperia di largo Ghiglia, via Gibelli, piazza Mameli e piazza Roma e di Diano San Pietro, Pontedassio e San Lorenzo con le loro insegnanti e la regia di Federica Siri. Ogni classe interessata ha realizzato una piccola rappresentazione in cui i temi dell’accoglienza e dell’affido familiare, risorsa per la tutela dei bambini, sono stati presentati con poesia, serenità, allegria e, sempre, profonda attenzione.
Il commento del dr. Carlo Amoretti
“Ci vuole un città per crescere un bambino. Impariamo ad affidarci” – ha spiegato il dr. Carlo Amoretti, direttore della struttura “Percorsi Clinici Integrati della Donna e del Minore” dell’ASL1 – è un progetto, con durata triennale, che ha lo scopo di incentivare e sostenere l’istituzione dell’affido come risposta alle difficoltà di instabilità familiare e prevenzione di interventi, anche economicamente, più complessi, grazie anche all’integrazione dell’l’equipe con le associazioni del terzo settore impegnate nel sostegno alla famiglia.”
Nel corso del primo periodo di sperimentazione (anno scolastico 2016/2017) sono state coinvolte le scuole dell’infanzia del Distretto imperiese per la realizzazione del logo del progetto che nel corso della manifestazione tenutasi lo scorso anno era stato selezionato come vincitore. Quest’anno sono state le scuole primarie ad essere coinvolte per la realizzazione di una breve rappresentazione teatrale da cui verrà tratto un video-spot promozionale.
Nel corso della presentazione del 7 giugno alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale, del Direttore Generale dell’ASL1, del Direttore del distretto sociale imperiese, dei rappresentanti degli Istituti scolastici e dei Comuni coinvolti sono stati premiati i lavori vincitori.
In particolare è stata selezionata la rappresentazione realizzata dai bambini del plesso di Via Mameli – Ist. comprensivo Boine in cui si narra di una giovane mamma gattina che abbandona, un po’ inconsapevolmente, i propri piccoli micini e dopo avere attraversato mille difficoltà, riferite con simpatia e senza giudizio, li ritrova in una famiglia di gatti “affidataria” che era entrata in azione proprio per dare amore e assistenza ai suoi piccoli.
Conclude il dr. Amoretti
“L’attività con i bambini, gli insegnanti-educatori e le famiglie – ha continuato il dr. Amoretti – nel corso di questi due anni ha permesso di sviluppare l’attenzione all‘accoglienza ed all’affido ed ha già avuto una buona ricaduta nella disponibilità all’affido di famiglie e singoli, permettendo al nostro territorio di offrire soluzione a diverse situazioni presenti. Il progetto continuerà il prossimo anno con azioni per coinvolgere tutta la comunità, consapevoli che solo una promozione costante nel tempo, accompagnata da interventi di sostegno alle coppie affidatarie può portare ad efficaci interventi che sono sempre indirizzati, il più possibile, al sostegno delle famiglie d’origine per evitare allontanamenti e facilitare ritorni.”
“Questo progetto sull’Affido – ha concluso il Direttore Generale di ASL1, Marco Damonte Prioli – costituisce una importante occasione per porre l’attenzione sui bambini, sui loro diritti e sui doveri di tutta la comunità perché ciascun bambino possa avere le migliori opportunità crescita. Nell’ultimo anno circa una decina di coppie e singoli hanno offerto la loro disponibilità nel territorio imperiese perché altrettanti bambini possano avere questa opportunità, sempre con la consapevolezza che ogni sforzo vada fatto perché la famiglia di origine resti o ritorni ad essere il luogo di crescita dei bambini. La promozione dell’affido familiare continuerà anche il prossimo anno, ma già ora chiunque volesse approfondire e valutare la proprie disponibilità può rivolgersi al Consultorio familiare o ai servizi sociali del proprio territorio.”