Incontro, oggi in Regione, tra l’assessore all’Urbanistica e al Demanio Marittimo Marco Scajola e i nuovi vertici nazionali del Sib, il sindacato italiano balneari: il presidente Antonio Capacchione e Salvatore Trinchillo (vicepresidente). Alla riunione erano presenti anche il presidente regionale del Sib Enrico Schiappapietra e Paolo Odone, presidente Confcommercio Genova.
Il commento dell’assessore regionale Marco Scajola
“Ho ricevuto volentieri la delegazione del Sib – spiega l’assessore Scajola, – che mi ha proposto questo incontro. Al centro della riunione la presentazione del nuovo direttivo nazionale e la questione delle concessioni balneari e della direttiva Bolkestein. La questione balneare è oggetto delle attenzioni della nostra amministrazione regionale.
La situazione delle concessioni demaniali deve essere affrontata con assoluta determinazione dal nuovo Parlamento e dal nuovo Governo, per fare in modo che dopo anni di attese, le nostre imprese abbiano risposte legislative concrete.
Alla fine dello scorso anno abbiamo approvato in Consiglio regionale, anche con il sostegno di gran parte delle minoranza e di tutte le realtà sindacali dei balneari, due importanti leggi regionali: la prima è la “Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative” e la seconda è quella sulla “ Qualificazione e tutela dell’impresa balneare” per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione di queste nostre realtà imprenditoriali.
Questi due provvedimenti sono adesso oggetto dell’impugnativa del passato governo, e nonostante questo noi ne rivendichiamo e ne difendiamo i valori che esse rappresentano e la risposta concreta e corretta che esse darebbero a tutto il comparto.
Ho appreso dai rappresentanti del Sib la loro volontà di chiedere il ritiro dell’impugnativa e che queste due leggi possano diventare norme nazionali. Se ciò potrà accadere, e lo spero vivamente, sarà anche grazie alla nostra azione forte di contrasto alla bozza di legge che il precedente governo avrebbe voluto approvare e che sarebbe stata dannosa per i nostri balneari, così, in questo vuoto legislativo, le nostre leggi possono diventare un riferimento nazionale che il nuovo governo potrà decidere di adottare.”