“La discussione sul futuro della Sanità nella nostra provincia rischia di avvitarsi su dichiarazioni o progetti irrealizzabili in tempi brevi” – Così in una nota stampa Potere al Popolo della Provincia di Imperia.
Sanità e ospedale unico: la nota stampa di Potere al Popolo
“Più di dieci anni fa, nel 2007 si parlò di Ospedale Unico con le tre Case della Salute a Bordighera, Sanremo e Imperia e della conseguente chiusura e “s”vendita degli ospedali di Sanremo e Imperia.
Vediamo cosa resta di questo progetto :
- 1. il presidio ospedaliero di Bordighera è stato declassato a PPI, eliminati i reparti di Chirurgia, Ortopedia e di Terapia Subintensiva . La Casa della Salute è ancora da costruire e la volontà di privatizzarlo già manifestata con gara d’appalto in aggiudicazione ad unico offerente.
- 2. Sanremo conserva il presidio ospedaliero Borea ma le Case della Salute non sono ancora a regime.
- 3. Imperia conserva il presidio ospedaliero più il Palasalute a Porto Maurizio in una zona a rischio esondabilità ( Rio Artallo ) e che resta chiuso nei casi di allerta meteo.
Le recenti dichiarazioni dell’assessore Sonia Viale sono a proposito del potenziamento del presidio di Bordighera ( in fase di aggiudicazione l’assegnazione a privati ) , che assorbirebbe quanto è rimasto nel vetusto ospedale Santo Spirito a Ventimiglia, in particolare del Reparto di Emodialisi , la costruzione di un nuovo ospedale a Taggia e la chiusura / “s”vendita degli Ospedali di Sanremo e Imperia .
Si pensa di risolvere i problemi e le inefficienze della sanità SOLO con la costruzione di nuove strutture che poi restano parzialmente inutilizzate ( vedi Albenga, Arenzano e Rapallo ) invece di puntare sul personale e sulle persone che sono le vere risorse e non solo fattori di gestione aziendale.
Come abbiamo sempre detto l‘Ospedale Unico a Taggia NON è una priorità anzi è uno spreco di denaro pubblico che invece andrebbe destinato al potenziamento della rete territoriale sanitaria e socio-assistenziale comprese le strutture di Riabilitazione ( RSA), Case di Riposo (RP ), Hospice per i malati terminali , l’ assistenza domiciliare, e per l‘assistenza ai disabili adulti e minori e alle loro famiglie .
I fondi destinati non al “mattone dell’ospedale unico” potrebbero essere destinati all’abbattimento delle liste di attesa per esami , visite specialistiche e interventi chirurgici in elezione affinché non ci sia più una vergognosa differenza tra lista “intramoenia” e lista istituzionale .
Occorre infine investire, per davvero, nella medicina preventiva per le patologie tumorali , per quelle metaboliche e cardiovascolari , per la prevenzione dei traumi negli anziani. Non dobbiamo neanche dimenticarci dei cittadini che vivono stati di disabilità anche grave e delle loro famiglie che necessitano di integrazione e assistenza sanitaria e sociale.
Stiamo organizzando un convegno aperto alla cittadinanza, ci rivolgiamo e invitiamo tutti i cittadini della provincia da ponente a levante, a partecipare. Insieme discuteremo ed esamineremo aspetti e soluzioni per assicurarci una sanità per Tutti, costituzionalmente sancita dall’art. 32, e soprattutto per i ceti sociali più deboli e meno abbienti.
Una sanità che possa rispondere in modo soddisfacente a tutte le esigenze sanitarie e assistenziali di Tutti, uomini e donne, adulti e bambini, anziani e disabili. Presto comunicheremo data e luogo del convegno nel frattempo siamo tra di voi, lavoriamo e ci impegniamo per migliorare il nostro territorio e la nostra società”.