“Fermare quest’operazione è, oltre che giusto, un atto dovuto verso tutti i contribuenti e lo stesso sistema sanitario pubblico. Gli atti di gara, su ricorso di uno dei concorrenti non aggiudicatario, è stata annullata dal TAR, dal quale si attendono le motivazioni, ma è già significativo di come l’intera operazione stia danneggiando gli ospedali coinvolti e dimostri la scarsa competenza della Giunta regionale, tra leggi cartello impugnate e gare come questa o come quella del servizio di elisoccorso, per rimanere in tema sanitario, anch’essa messa a gara e tutt’ora ferma nei meandri dei contenziosi”, dichiarano la capogruppo regionale Alice Salvatore e il consigliere regionale Andrea Melis.
Sul tema, seguito fin da subito dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ligure, interviene nello specifico Melis: “Vitale mantenere la gestione pubblica. Di contro, questo percorso avviato dalla giunta Toti, è un virus che se non circoscritto si potrebbe estendere a qualunque ospedale che dovesse avere un bilancio economico negativo, dando così la giustificazione per metterlo a gara: è facile fare un piano sociosanitario che non valorizza opportunamente l’ospedale con le giuste prestazioni e il gioco è fatto. In più, avendo un budget di spesa per prestazioni, accadrà che gli utenti di questi ospedali, quando il privato raggiunge il tetto di spesa, verranno dirottati fuori regione. Immagino il pronto soccorso gestito a Cairo o Albenga o Bordighera da un gruppo privato che, accettati i pazienti, suggerirà visite o interventi presso specialisti fuori regioni, aumentando la mobilità e i costi per il servizio sanitario regionale”.
“Il dato sulla mobilità passiva era già allarmante a gennaio, quando abbiamo ricevuto una risposta quanto mai fumosa alla nostra interrogazione scritta, da una giunta che si arrampica sugli specchi – rincara la dose la collega Salvatore. – In sintesi, la Liguria spende oltre 60 milioni di euro l’anno per pagare le cure ai liguri che si rivolgono agli ospedali o alle cliniche private convenzionate di altre regioni.
Il trend continua a essere negativo e da Viale, Toti e Locatelli non arrivano soluzioni, bensì privatizzazioni che vanno ad aggravare ulteriormente il problema. Accogliamo con favore l’annullamento dell’intero procedimento: questa politica sanitaria che affossa il pubblico e predilige il privato sta sgretolando il servizio sociosanitario ligure e a pagarne le spese, non solo quelle figurative, siamo sempre noi cittadini”.