Parte il progetto transfrontaliero italo-francese “Pays resilients” del Piano integrato territoriale “Pays-Sages”: 2 milioni di euro a disposizione del partenariato per la salvaguardia del territorio.
Il 6 agosto scorso si è tenuto a Imperia presso la sede della Provincia di Imperia, capofila del progetto, l’incontro di avvio tra tutti i partner italo-francesi.
Il Piano integrato territoriale (Piter) “Pays-Sages” entra nel vivo della sua strategia: il filo conduttore – il paesaggio – contraddistingue e lega territori diversi come quelli che dalla Riviera ligure e francese, attraverso le montagne dell’Alta Valle Arroscia e della limitrofa Alta Valle Tanaro, giunge alle colline dell’Alta Langa.
Un “paesaggio” che, messo in valore,deve e vuole diventare un’opportunità turistica ed economica reale, attraverso la cura e l’attenzione verso un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico.
Il Presidente Domenico Abbo interviene:
“Il progetto infrastrutturale “Pays-Resilients”, che vede la Provincia di Imperia nel ruolo di capofila, è stato recentemente approvato dal Comitato di Sorveglianza Interreg Alcotra 2014-2020 ed ha un budget di 2 milioni di euro. Comprende numerosi interventi di salvaguardia del territorio e di prevenzione del rischio idrogeologico attraverso la realizzazione di un modello di gestione attiva del territorio, che porti ad una diffusa “cultura della prevenzione, nonché nella sperimentazione di sistemi di cura e di salvaguardia del territorio”.
Nel corso dell’incontro in questione sono stati illustrati dai partner presenti gli interventi di ripristino e di sistemazione dei versanti interessati dal dissesto idrogeologico oppure oggetto di eventi franosi sui territori delle Province di Imperia e di Cuneo, oltre che sul dipartimento francese delle Alpi Marittime.
All’incontro di avvio del 6 agosto ultimo scorso – oltre a rappresentati tecnici del partenariato, era presente il Servizio Progetti comunitari dell’Amministrazione Provinciale ospitante, il Settore Viabilità provinciale ed il Sindaco di Borghetto d’Arroscia Luca Ronco, nella veste di soggetto attuatore,che agirà per conto di cinque Comuni (Borghetto d’Arroscia, Aquila d’Arroscia, Vessalico, Ranzo e Cesio) per la realizzazione di alcune attività incluse nel progetto e previste nel formulario tecnico del progetto Pays Resilients.
“In questo territorio – prosegue il Presidente Abbo – nel corso del 2020, saranno effettuati interventi di ripristino e di sistemazione dei versanti interessati dalle conseguenze dell’alluvione del 2016.
Questi interventi, operati con canalizzazioni e regimazioni delle acque, opere di difesa e contenimento, pulizia e riordino delle scarpate stradali, delle cunette e degli attraversamenti, contribuiscono alla creazione di un modello esportabile in altre parti del territorio transfrontaliero.
Ciò unitamente alle attività formative sulla prevenzione del rischio e sull’adozione di misure di autoprotezione delle comunità come esempi concreti di “resilienza” di chi continua a vivere sul territorio montano nonostante le tante difficoltà”.