26 Dicembre 2024 08:15

26 Dicembre 2024 08:15

Coronavirus, Imperia: l’appello della Croce Bianca. “Siamo in difficoltà, se voi rispettaste le direttive noi potremo continuare a guardarvi le spalle. State a casa”

In breve: Lo afferma Roberto Trincheri, presidente della Croce Bianca di Imperia

“L’emergenza Coronavirus è realtà, ha colpito tutto il territorio nazionale e tutti gli operatori sanitari stanno facendo sacrifici enormi per riuscire a gestire una complicatissima situazione, è un momento in cui tutte le associazioni come le nostre sono in vera difficoltà – Lo afferma Roberto Trincheri, presidente della Croce Bianca di Imperia, tramite una nota stampa, in merito all’emergenza Coronavirus.

Coronavirus, interviene la Croce Bianca di Imperia

È difficile anche trovare i DPI per poter svolgere il servizio in sicurezza, si risponde alle chiamate con un po’ di timore, ma poi alla fine come sempre facciamo quello per cui siamo stati addestrati, accendiamo le sirene e partiamo.

Anche noi oggi, al pari delle altre consorelle, chiediamo il vostro aiuto affinchè sia per noi possibile svolgere bene ed in sicurezza il nostro lavoro, che è sempre più difficile:

  • attenetevi alle direttive ministeriali, rimanete in casa evitate di girare per la città se non per motivi strettamente necessari.
  • Evitate di chiamare il 112 per informazioni, è un numero di EMERGENZA , forse qualcuno si è dimenticato che non esiste solo il coronavirus, ad oggi le altre patologie continuano ad esistere ed il personale del 112 sta gestendo in maniera encomiabile le tantissime telefonate che questa emergenza ha prodotto, più le abituali chiamate di emergenza per altre patologie, pertanto evitate di chiamarlo SE NON E’ UNA EMERGENZA
  • Se vi capita di vedere un nostro equipaggio con strani indumenti , mascherine, o occhiali non vi preoccupate, sono direttive che ci sono state imposte per la tutela nostra e quella della persona che stiamo trasportando, non allarmatevi e soprattutto preservate la privacy della persona stessa, evitando di postare notizie su Facebook, anche perché vi garantiamo che se siete venuti a contatto con una persona positiva al coronavirus sarà la stessa struttura sanitaria a contattarvi.
  • Se veramente vi sentite male, avete dei sintomi tosse secca, febbre o difficoltà respiratoria chiamate SOLO IN QUESTO CASO il 112, le ambulanze non sono infinite cercate di chiederne l’intervento SOLO se realmente ve ne è la necessità perché anche un’altra persona ne potrebbe aver bisogno in quel momento.
  • Non recatevi al pronto soccorso se avete sintomi influenzali, sentite telefonicamente prima il vostro medico curante. Ricordatevi che medici ed infermieri stanno facendo l’impossibile in questo momento e dobbiamo tutti avere grande rispetto del loro lavoro: se ci rechiamo al pronto soccorso rischiamo di distruggere un sistema cha sta cercando di gestire al meglio la situazione, nonostante i medici ed infermieri siano pochi e con le tante difficoltà che incontrano ogni giorno. In questo momento tutti dobbiamo solo dire grazie per il loro lavoro e cercare di evitare in qualsiasi modo di ostacolarlo.
  • Non fatevi prendere dal panico, questo virus si combatte principalmente con il cervello, non pensate che tutto quello che si legge in rete sia vero, fidatevi solo di quello che dicono quelle persone con i camici bianchi, le occhiaie ed il segno delle mascherine, noi abbiamo la fortuna di incontrarli tutti i giorni e sappiamo che prima di essere validi professionisti sono delle persone fantastiche che non si arrendono ed in questo momento hanno veramente bisogno solo di una cosa che STIATE A CASA, limitando in questo modo i possibili contagi.

Noi siamo una delle associazioni più anziane della provincia e dall’alto dei nostri cento anni ne abbiamo visto di cose, e ne abbiamo affrontato di emergenze e una cosa ve la possiamo dire se voi rispettate le direttive noi potremo continuare a guardarvi le spalle come sempre, ma per farlo oggi abbiamo veramente bisogno di VOI….. restate a casa, noi quando usciamo lo facciamo SOLO PER AIUTARVI”.

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