26 Dicembre 2024 05:21

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Coronavirus: donazione per il reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Sanremo. “Per acquistare ventilatore per respirazione meccanica e monitor”

In breve: La donazione per l’acquisto di un ventilatore e monitor per il reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Sanremo.

Tra i gesti di generosità pervenuti a favore di ASL1, in queste ore, c’è anche una donazione destinata al reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Sanremo. L’erogazione, effettuata da un cittadino sanremese, sarà devoluta per l’acquisto di un ventilatore per la respirazione meccanica e un monitor per il controllo dei parametri vitali dei pazienti ricoverati.

Coronavirus: donazione al reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Sanremo

Due importanti strumenti per un reparto in prima linea in questi giorni di emergenza Coronavirus. Ideatore dell’iniziativa è il Dott. Nicola Lanteri, commercialista, che ha deciso di puntare sul “virus” buono della solidarietà per esprimere la sua vicinanza al mondo della sanità.

“A nome dell’azienda, ringrazio il Dott. Lanteri per la donazione devoluta al reparto di Rianimazione e la sensibilità dimostrata – afferma il Direttore Generale di ASL1, Marco Damonte Prioli – in un momento così delicato, la solidarietà, nelle sue molteplici manifestazioni, è un messaggio positivo che accompagna e sostiene il grande impegno di cura e assistenza ai cittadini richiesto in questa fase di emergenza”.

“Mi è sembrato che in questa fase dell’evoluzione infettiva, avere a disposizione ulteriori apparecchiature destinate ad incrementare l’offerta terapeutica fosse una scelta preferibile per la collettività – afferma Nicola Lanteri – Avere una città con una efficiente struttura sanitaria, con Medici ed Operatori Sanitari soddisfatti ed appagati del servizio che riescono ad erogare, con pazienti contenti per le cure che ricevono, non può che aumentare la visibilità della città e del suo comprensorio, con ricadute benefiche in tutto il corrispondente contesto economico. Altre iniziative sono in corso e questo non può che riempire di felicità. Partiamo da questo disagio, e, per alcuni, da questa sofferenza, per cercare di ritrovare valori sempre esistiti, ma forse per troppo tempo sopiti”.

Bussana, 14 marzo 2020

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