“La richiesta ad AIFA, presentata dal Centro regionale sangue e da Alisa, di includere nel protocollo nazionale Tsunami i centri clinici di malattie infettive liguri, è stata accolta positivamente. Tutti i centri clinici di malattie infettive di Regione Ligburia sono dunque abilitati a partecipare allo studio, insieme all’ospedale Policlinico San Martino che era già stato individuato come centro ligure di riferimento: i clinici di queste strutture che riterranno di intraprendere percorsi di trattamento per i propri pazienti con il plasma iperimmune potranno farlo, aderendo al protocollo nazionale”. Lo annuncia la Regione Liguria in una nota stampa.
Coronavirus: plasma iperimmune, centri liguri inseriti nel protocollo per l’utilizzo
“La cura al plasma è un trattamento che va valutato caso per caso, ma che ha avuto alcuni esiti positivi: in particolare, per quanto riguarda la Liguria, – ha detto ancora Viale – È una certificazione della capacità del nostro sistema e quindi una speranza in più per i malati. Ringrazio il Comitato Etico Regionale che inizialmente aveva intrapreso il percorso: è grazie al suo intervento che è stato effettuato il primo trattamento in Asl1 con esiti positivi. Ma è stato un lavoro di squadra importante a livello regionale. Ringrazio tutti i medici dei reparti di malattie infettive che hanno lavorato insieme perché il nostro sistema sanitario avesse questo importante riconoscimento, Giovanni Cenderello di Asl1, Marco Anselmo di Asl2, Giovanni Cassola del Galliera, Mauro Bassetti del San Martino, Stefania Artioli di Asl5; inoltre Vanessa Agostini del Centro trasfusionale del San Martino di Genova, l’avvocato Paolo Gianatti, presidente del Comitato etico regionale, e l’ingegner Gabriella Paoli di Alisa”.