“La situazione dei positivi nella Città di Imperia non richiede, al momento, coprifuoco o situazioni più stringenti”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Imperia Claudio Scajola, al termine dell’incontro, in videoconferenza, con il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e gli altri Sindaci dei Comuni Capoluogo, Ilaria Caprioglio, Marco Bucci e Pierluigi Peracchini.
Imperia:
“Ho suggerito, e con piacere ho trovato condivisione da parte dei presenti, di evitare di aggiungere confusione tra i cittadini. I dati, ad oggi, non giustificano un’estensione delle misure più restrittive giustamente previste a Genova nel nostro territorio – ha spiegato il primo cittadino – Siamo in prima linea, continueremo a visionare i dati del contagio, come stiamo facendo oramai da mesi. Ci aggiorneremo tra 24/48 ore e capiremo, anche alla luce degli effetti sulla curva epidemica delle disposizioni governative, se e come intervenire.
Sono sempre stato e continuo ad essere tra i più rigidi nella gestione dell’emergenza, ma la situazione dei positivi nella Città di Imperia non richiede, al momento, coprifuoco o situazioni più stringenti.
Chiudere la Città alle 21 significherebbe inoltre colpire ulteriormente quelle attività, bar e ristoranti, che si stanno organizzando proprio in queste ore con l’asporto per avere delle entrate, seppur flebili.
Ho inoltre ribadito la necessità di garantire, fino a quando sarà possibile, una qualche forma di lezioni in presenza per gli studenti. Questa mattina ho incontrato i dirigenti scolastici e c’è stata condivisione in questo senso. La Didattica a Distanza per le superiori, con le dovute rotazioni, può essere già sufficiente ad alleggerire la pressione sul trasporto pubblico e limitare i rischi del contagio. Non comprimiamo ulteriormente il diritto allo studio e alla socialità.
Detto questo, è necessario più che mai tenere alta la guardia. E allora ricordo a tutti di indossare la mascherina, di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone, di igienizzare in maniera costante e accurata le mani e di limitare gli spostamenti se non necessari”.