IMPERIA – Il capogruppo di Imperia Riparte in consiglio comunale Giuseppe Fossati interviene sulla mancata segnaletica in via Boine e sul documento esclusivo pubblicato da ImperiaPost sugli obiettivi estivi della Polizia Municipale imperiese.
“La domanda – scrive Fossati – sorge spontanea: qualcuno che oggi amministra il Comune da piccolo è caduto in moto in via Boine ed è rimasto traumatizzato?
Si, perché non si spiega diversamente la “politica viabilistica” in quella trafficata via, caratterizzata da una incredibile avversità verso le due ruote. Prima, per quasi nove mesi, la via è stata interdetta al traffico a due ruote. Poi, finalmente riaperta pienamente al traffico, sono stati inspiegabilmente cancellati i parcheggi per i motoveicoli in corrispondenza del Buraxen e delle spiagge libere confinanti (con annesse multe ai poveri motociclisti ignari del fatto che i parcheggi sono ora riservati solo alle auto).
Per recuperare due, forse tre posti per le autovetture, sono stati eliminati 15/20 posti per le moto. Un’assurdità: è questa la politica per ridurre il traffico cittadino (disincentivare il traffico a due ruote ed invitare all’uso dell’auto)? E’ questa la politica per favorire l’accesso alle zone turistiche (creare ogni ostacolo e fare più multe possibili)? E’ questa la politica per favorire gli operatori commerciali (far scappare dalla Marina i potenziali clienti)?
Francamente c’è da restare interdetti.
Così come lascia interdetti la circolare resa nota oggi sugli incentivi proposti ai vigili che, nei turni serali, faranno almeno 15 multe e controlleranno almeno 15 auto. Come dire, a turisti e cittadini: state lontani da Imperia e andate altrove a spendere il vostro denaro. Qui vi aspettiamo al varco, per farvi multe e fermarvi per controlli fine a se stessi.
Semplicemente pazzesco e mortificante per gli operatori di Polizia municipale, costretti a vessare e infastidire i cittadini.
Ovviamente, il Sindaco ed assessore alla viabilità ha prontamente detto che non ne sapeva nulla ed avvierà una indagine interna. Per accertare chi ha impartito queste assurde disposizioni? Certo che no, per scoprire chi ha consentito ai cittadini di capire come viene amministrata questa città”.
