23 Novembre 2024 09:12

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23 Novembre 2024 09:12

Guardia di Finanza: vende pellet ad un prezzo ribassato senza versare l’IVA. Denunciato sanremese 50enne, frode per 600mila euro

In breve: In tre anni evasa Iva per 600 mila euro. Perquisizioni e sequestri anche a Sanremo 

Militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Savona hanno dato esecuzione al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal Tribunale di Savona su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 soggetti italiani, a cui è riconducibile un soggetto giuridico operante nella commercializzazione del pellet, con sede in Valbormida e precisamente nel comune di Millesimo, presso lo studio di una nota commercialista.

Al centro della frode un sanremese di 50 anni, pluripregiudicato

In particolare, i Finanzieri della Tenenza di Cairo Montenotte, partendo da alcune notizie acquisite sul territorio circa la commercializzazione, da parte di alcuni rivenditori valbormidesi, di pellet ad un prezzo ribassato rispetto alla media nazionale, hanno avviato accertamenti finalizzati a verificare se l’attività si svolgesse nell’alveo della legalità e della leale concorrenza tra operatori economici. L’attenzione delle Fiamme Gialle si è subito concentrata su una società di Millesimo, che risultava formalmente amministrata da un 45enne incensurato residente a Bra(CN), che percepiva per la sua opera un compenso mensile di circa mille euro, ma di fatto era gestita da un pluripregiudicato di 50 anni, originario di Sanremo(IM) ma residente a Ceva (CN), gravato da precedenti per rapina a mano armata, associazione per delinquere e bancarotta fraudolenta.

Il meccanismo utilizzato per compiere la frode era semplice, ma ben congegnato: la società acquistava il pellet regolarmente da diversi fornitori comunitari (lituani, estoni, belgi, tedeschi, polacchi e austriaci) che poi cedeva a prezzo concorrenziale a diversi rivenditori delle province di Savona, Imperia, Cuneo ed Alessandria, omettendo tuttavia di versare all’Erario l’IVA incassata; grazie al costo di acquisto ribassato, gli ignari rivenditori, a loro volta, riuscivano a vendere al dettaglio il pellet a prezzi inferiori rispetto a quelli mediamente praticati dai loro concorrenti.

In tre anni evasa Iva per 600 mila euro. Perquisizioni e sequestri anche a Sanremo

Nell’arco di tre anni, dal 2017 (anno di costituzione della società) al settembre 2019, la società ha acquistato e rivenduto pellet per un totale di circa 2,5 milioni di euro, evadendo l’IVA per circa 600 mila euro. La Procura della Repubblica di Savona, informata della vicenda, ha iscritto nel registro degli indagati il “prestanome” ed il dominus della società ed ha disposto perquisizioni locali e domiciliari a Millesimo, Ceva e Sanremo, presso la sede della società coinvolta e le abitazioni degli indagati. La stessa Autorità Giudiziaria ha inoltre ordinato, per il momento, il sequestro preventivo – finalizzato alla confisca diretta e per equivalente – di beni e disponibilità finanziarie per un importo pari a € 140 mila euro, corrispondente all’IVA evasa nell’anno 2018. L’esecuzione del provvedimento ha consentito di sottoporre a sequestro due orologi del valore di circa 10 mila euro ciascuno e depositi bancari nella disponibilità dell’amministratore di fatto.

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