Anche quest’anno le caserme dell’Arma si illuminano di arancione. Non succede dappertutto, ma in quelle sedi in cui – grazie alla collaborazione con il Soroptimist – è stata realizzata “Una stanza tutta per sé”, sito creato nell’ambito di un progetto nato per assistere la donna nel delicato momento della denuncia delle violenze subite.
Imperia: giornata contro la violenza sulle Donne, la Caserma dei Carabinieri si illumina di arancione
Una stanza di questo tipo si trova ad Imperia, presso il Comando Provinciale, così come in altre 150 caserme d’Italia, ed è un ambiente allestito in modo che la donna possa sentirsi a proprio agio nel raccontare, di volta in volta, le emozioni negative vissute mentre viene accolta in un luogo dedicato da personale specializzato.
Ogni stanza, inoltre, è dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla denunciante di dover ripetere più volte i brutti momenti vissuti e che possa essere utilizzata per la fase processuale successiva. Dove lo spazio lo ha consentito, è stato previsto un angolo per l’accoglienza o lo svago dei bambini che accompagnano la mamma, e che potrebbero, anch’essi, essere stati oggetto di violenza diretta o assistita.
In questa particolare ricorrenza, proprio per la sensibilità che l’Arma dimostra verso il fenomeno, nei pressi della “panchine rosse” ubicate nei maggiori centri della provincia, potrete trovare militari dell’Arma ai quali chiedere consigli e suggerimenti su come affrontare le peculiari e delicate situazioni, salvo poi essere accolte in caserma se e quando lo riterrete necessario.
Lì troverete Carabinieri che sapranno ascoltarvi – ovvero indirizzarvi verso altri militari specificatamente addestrati e periodicamente aggiornati con puntuale formazione sulla materia – per intraprendere, unitamente agli altri attori coinvolti nell’affrontare la violenza, il percorso necessario per uscire da ogni situazione critica.
Ciò che ci preme sottolineare è che oggi la vittima non è sola, ma può contare su una rete di persone che sono in grado di intervenire e assisterla.
I Carabinieri impegnati contro la violenza sulle donne: ecco alcuni dati nazionali
L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2020 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini, in considerazione anche dell’influenza che ha avuto su di essi e sulla loro denuncia il periodo pandemico.
Nel 2020, rispetto al 2019, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 12.138 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2021, i Reparti Carabinieri hanno perseguito 9.918 atti persecutori.
Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2020, i delitti perseguiti sono 15.701. Con riferimento al periodo gennaio – ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno perseguito 13.014 maltrattamenti in famiglia.
Infatti, lo scorso anno sono state tratte in arresto 1.495 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1.390.
Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2020 sono stati arrestati 3.010 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2021 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2640.
Nel 2020, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 935 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2021, gli arresti sono stati 858.