“Come neurologa e come membro della commissione bicamerale per l’infanzia e per l’adolescenza mi preme sottolineare l’importanza di mantenere le scuole aperte. Ovviamente se si tratta di uno e due giorni di vacanze anticipate poco male, ma è fondamentale che i sindaci siano a conoscenza del fatto che i dati epidemiologici non indicano le scuole come fonte di pericolo per la comunità e, in ogni caso, non possono essere gli studenti a pagare nuovamente l’inerzia di governo ed enti locali nel mettere in atto le misure necessarie a garantire la sicurezza nelle aule e nel trasporto pubblico: distanziamento, reperimento di spazi didattici aggiuntivi e sistemi di ventilazione dell’aria sono spesso un miraggio.”
Queste le parole della Deputata Leda Volpi (Alternativa), in merito alla decisione di moltissimi sindaci della provincia di Imperia, di chiudere le scuole per l’aumento esponenziale di casi Covid.
Imperia: “scuole rimangano aperte“, l’appello di Leda Volpi (Alternativa) ai sindaci
“Diversi prestigiosi studi nazionali e internazionali hanno mostrato che la scuola è uno dei luoghi più sicuri. I dati sulle scuole hanno dimostrato che i giovani trovati positivi hanno il 74% in meno di probabilità rispetto agli adulti di favorire la diffusione virale, e che i minori sono il 40% significativamente meno suscettibili al contagio rispetto agli adulti.
Questi dati avrebbero dovuto persuadere i decisori a tenere le scuole quasi sempre aperte, come è accaduto all’estero, anche considerando che tutta la letteratura scientifica è concorde nel sostenere che la didattica a distanza è da escludere per gli effetti disastrosi sugli apprendimenti e per i risvolti emotivi e psicologici dei nostri ragazzi.
L’incidenza del Covid-19 è in aumento in questo periodo nella provincia di Imperia, ma occorre ricordare che la popolazione ligure è ormai vaccinata per oltre l’80%, che per gli insegnanti e il personale scolastico è previsto l’obbligo vaccinale e che gran parte degli studenti dai 12 anni in su adesso sono vaccinati: altrimenti perché spingere per la campagna vaccinale?
Eppure si è scelto in provincia di Imperia, con leggere differenze tra Comune e Comune e con l’eccezione del bacino Dianese, di chiudere le scuole “di ogni ordine e grado” e ove possibile di ricorrere alla Didattica a Distanza, lasciando però inalterate le regole per fruire di luoghi di ritrovo, aggregazione ed assembramento per sport e divertimenti che soprattutto nella città di Sanremo in questi giorni attireranno non solo i ragazzi della Città dei Fiori ma anche dai Comuni limitrofi per festeggiare “in anticipo” la fine della frequenza scolastica per le feste natalizie.
Così facendo si sottopongono tutte le famiglie a disagi improvvisi, si comprime il diritto allo studio dei nostri ragazzi senza un reale motivo scientifico e, paradossalmente, si rischia di favorire i contagi con l’affollamento nei luoghi del divertimento.
Mi preme ricordare che purtroppo la provincia di Imperia ha dati di abbandono scolastico sconfortanti, per cui invito tutte le istituzioni ad avere attenzione massima a “proteggere” e incoraggiare la frequenza scolastica”.