La Coldiretti della regione Liguria esprime soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, del decreto che consente l’arrivo in Italia degli stranieri con certificati di guarigione o vaccinali ottenuti con sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia.
Covid: via libera in Italia a stranieri con vaccino sputnik
“Via libera al ritorno in Italia di oltre un milione di turisti dalla Russia – lo comunica la Coldiretti, tramite una nota stampa – il provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri consente l’arrivo degli stranieri con certificati di guarigione o vaccinali da più di sei mesi, compresi quelli ottenuti con Sputnik, o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia con l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare.
Una misura essenziale dopo che lo scorso anno gli arrivi dalla Russia erano praticamente azzerati, con un crollo di oltre il 90% e pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione nelle aree in cui in passato erano presenti. Importante anche la decisione di consentire agli stranieri l’ingresso con il solo green pass base in hotel, ristoranti e agriturismi.
Si tratta di una boccata di ossigeno per settore turistico che ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro nel 2021 rispetto a prima della pandemia: in Liguria il turismo russo ha da sempre costituito un’ampia fetta degli arrivi provenienti dall’estero, con un tendenza in costante crescita fino al 2019.
Nel periodo pre-covid il mercato turistico russo era addirittura diventato, per Genova, il terzo dopo quelli francese e tedesco, con gli arrivi spinti dal mix di paesaggio costiero e montano che la Liguria offre, dalla storia e la cultura (anche culinaria) della regione, dalla vicinanza con grandi outlet per lo shopping firmato e dalla presenza di luoghi rinomati a livello mondiale come Portofino e le Cinque Terre”.
“Per la Liguria la riapertura ai turisti russi costituisce un punto chiave di ripartenza per il settore, -affermano Gianluca Boeri Presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale- non solo perché la Russia era il terzo paese che garantiva maggiore affluenza nel periodo pre-pandemia, ma anche perché si tratta di turisti “spendaccioni”, con un’elevata capacità di acquisto che ammontava prima del Covid a quasi un miliardo di euro.
I visitatori erano disposti a spendere per alloggio, divertimenti, shopping, ma soprattutto per le eccellenze culinarie della nostra regione che venivano spesso anche portate a casa come souvenir.
Questa misura avrà effetti notevoli sulla nostra economia e potrebbe risultare determinante per i nostri agriturismi che, purtroppo, non sono ancora riusciti a ripartire del tutto e dove gli stranieri rappresentavano oltre il 40% delle presenze totali prima della pandemia”.