22 Dicembre 2024 23:54

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Imperia: il velista Nicolò Gamelara pronto a una sfida oceanica in solitaria. “Fin da bambino andavo a vela sempre fuori dai margini”/Foto e Video

In breve: In barca a vela fin da bambino, con uno spirito libero

Il 28enne imperiese Nicolò Gamenara si appresta a una serie di regate che lo porteranno il prossimo anno ad affrontare la Mini Transat 2023, regata in solitaria di 4050 miglia nautiche, senza assistenza, da Les Sables-d’Olonne a Saint-François in Guadalupa, con scalo a Santa Cruz de la Palma nelle Isole Canarie. Questa regata transatlantica si svolge sulle più piccole imbarcazioni da regata oceaniche, che misurano 6,50 metri.  A Imperia Nicolò è supportato dallo Yacht Club Porto Maurizio, presieduto da Fulvio Parodi.

Nicolò Gamenara: in barca a vela fin da bambino, con uno spirito libero

Racconta Nicolò ai microfoni di Imperiapost Tv: “Finalmente ho iniziato questa campagna per la Mini Transat 2023. Ho appena finito la prima regata in Francia qualificativa. Tra pochi giorni ci sarà la prossima in Toscana, giù a Punta Ala. E’ una decina di anni che mi diletto come skipper su barche d’epoca di 12 metri. Ora sono passato su barche completamente diverse, comunque l’esperienza su barche lente aiuta nell’approccio a barche moderne e plananti”.

Nell’Atlantico sarai da solo?

“Si, questa è la particolarità della Mini Transat. Una regata in solitaria senza assistenza e comunicazione con l’esterno. Si compie ogni due anni, ormai dal 1977. È la più importante per avvicinarsi al mondo della navigazione in solitaria”.

Come ti è venuto in mente di fare questa solitaria?

“È una cosa che in realtà è arrivata con il tempo. Sin da bambino, quando  ho iniziato a fare vela con gli Optimist, già allora, facevo fatica a stare nel campo e sotto la supervisione degli allenatori. Uscivo sempre un po’ fuori dai margini e quindi ho sempre avuto questo spirito un po’ brado. Con il tempo ho capito che dovevo incanalarlo in qualcosa. È diventata la Mini Transat. Ci sono due anni di avvicinamento e di regate e poi si parte”.

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