“Domani, 1° aprile, sarà il primo giorno senza lo stato di emergenza, dopo oltre due anni in cui abbiamo affrontato eventi e situazioni che difficilmente avremmo potuto anche solo immaginare prima. Ora di fronte a noi si profila una graduale e progressiva eliminazione delle regole con cui abbiamo convissuto in questi mesi, dal sistema dei colori al green pass. A questo punto inizia la fase di vera e propria convivenza con il virus, che deve coincidere con la definitiva ripartenza di questo Paese”. Così il presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria Giovanni Toti.
Covid, Liguria: dopo oltre due anni di pandemia cessa lo stato di emergenza
“Ora più che mai – aggiunge Toti – è indispensabile un forte senso di responsabilità e di comunità per tornare alla vita e alla normalità: è necessario lavorare a protezione dei soggetti più fragili e di chi potrebbe ancora subire conseguenze gravi in caso di contagio con un virus che ancora circola. Su questo fronte ritengo sia necessario ragionare sull’opportunità di un richiamo stagionale del vaccino anti Covid, per far sì che la convivenza con questo virus sia effettiva e reale”.
“La fine dello stato di emergenza non sarebbe stata possibile senza i vaccini e la straordinaria campagna messa in campo dalla Regioni e dalla struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, che esattamente un anno fa visitò il nostro hub vaccinale allestito alla Fiera di Genova: da quel momento iniziò la vera campagna vaccinale di massa, con punte di oltre 16mila vaccini al giorno, gli open days e le diverse aperture notturne per accelerare il più possibile e mettere in sicurezza la popolazione”.
Ad oggi, in particolare, l’84,30% della popolazione ligure over12 ha effettuato almeno una dose di vaccino, mentre per quanto riguarda la dose booster, risulta coperto l’85,15% dei liguri che abbiano fatto la seconda dose da almeno quattro mesi.
“Non possiamo dimenticare – aggiunge Toti – che la pandemia ha comportato lutti e sofferenze, con oltre 5mila morti in Liguria, e un gigantesco sforzo per tutto il sistema sanitario regionale, che ha però dimostrato di saper affrontare questa sfida: innanzitutto con il grandioso sforzo legato al tracciamento.
In Liguria sono stati effettuati a oggi oltre 5 milioni i tamponi, tra molecolari e antigenici rapidi, che hanno consentito il tracciamento degli oltre 383mila positivi registrati in Liguria, guariti e deceduti compresi.
Oltre a questo, nessuno in Liguria è mai stato lasciato indietro, tutti coloro che ne avevano bisogno hanno ricevuto tutte le cure necessarie, e la nostra regione è stata all’avanguardia nelle cure contro il Covid, penso ad esempio agli anticorpi monoclonali e alla pillola anti Covid Molnupiravir.
Inoltre il sistema ha dimostrato grande flessibilità e capacità di adattare i reparti alle esigenze: adesso – precisa Toti – abbiamo di fronte un’altra sfida, cioè recuperare e smaltire le liste di attesa e tutte le attività sanitarie che, a causa della pandemia, sono state ridotte o sospese. Per questo abbiamo realizzato e messo in campo il piano Restart sanità, che dopo il rallentamento a causa del riacutizzarsi della pandemia dell’autunno e dell’inverno scorso, adesso è pronto a correre e dipanare i propri effetti sul sistema: la riconversione dei reparti Covid, che stanno tornando alla loro normale attività, ci consentirà di raggiungere questo obiettivo fondamentale, per il quale lavoriamo con con tutte le nostre forze a disposizione e con importanti investimenti”.