Il 118 rischia seriamente di dover dire addio alla provincia di Imperia. L’eventualità, congelata dopo che, alcuni anni fa, sembrava a un passo dal concretizzarsi, è stata nuovamente paventata ieri, giovedì 31 luglio, nel corso di un incontro tra i sindacati e i vertici dell’Asl tenutosi a Bussana. Nel corso dell’incontro, i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale Imperiese avrebbero addirittura dato quasi per certo, nell’ambito della discussione sulla riorganizzazione del personale, l’accorpamento dei 118 di Savona e Imperia, con unica sede a Savona. Il progetto si dovrebbe concretizzare nel 2015.
La proposta arriva dalla Regione Liguria e, secondo quanto si apprende da fonti interne all’Asl, sarebbe nuovamente tornata in auge dopo che il 118 di Savona nel novembre 2011 gestì l’emergenza durante la tragica alluvione che colpì la città di Genova. Una gestione che fu obbligata, a seguito di un problema tecnico che mandò in tilt il software del 118 del capoluogo ligure. Un’esperienza positiva che, secondo la Regione Liguria, avrebbe dimostrato come il 118 di Savona sarebbe in grado di gestire anche un secondo comprensorio, nel caso in questione quello imperiese.
Un’ipotesi, nuovamente concreta, che ha messo in allarme i sindacati che, immediatamente, hanno dato parere negativo. L’impressione è che, nel caso in cui la Regione, proseguisse l’iter dell’accorpamento Savona-Imperia, si troverebbe a fare i conti con una decisa opposizione sindacale. Senza contare, ovviamente, le proteste che arriveranno dalla provincia di Imperia, sia dai soggetti istituzionali che dalla società civile.