22 Dicembre 2024 19:12

22 Dicembre 2024 19:12

Liguria: Angelo Gratarola assessore alla Sanità, Presidente Toti consegna la delega. “Alto profilo professionale. A lui il compito di portare avanti i progetti, tra cui l’ospedale unico a Taggia”

In breve: A ricoprire l’incarico, l’uomo che ha affiancato il governatore durante gli anni difficili dell’emergenza Covid nella cabina di regia con gli altri professionisti del sistema sanitario e di Alisa.

Angelo Gratarola è il nuovo assessore alla Sanità della Regione Liguria. Il passaggio di consegna e l’assegnazione formale della delega è avvenuto oggi, con la firma del decreto da parte del Presidente della Regione Giovanni Toti, che ha ricoperto l’incarico fin dall’avvio del secondo mandato, nel 2020.

Liguria: Angelo Gratarola assessore alla Sanità, Presidente Toti consegna la delega

A ricoprire l’incarico, l’uomo che ha affiancato il governatore durante gli anni difficili dell’emergenza Covid nella cabina di regia con gli altri professionisti del sistema sanitario e di Alisa.

La scelta di Gratarola è in piena sintonia e assoluta continuità con quanto messo in campo e programmato con la Presidenza in questi due anni di interim dell’incarico: sarà lui a portare avanti tutti i progetti in essere e futuri, con la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il potenziamento della risposta sanitaria territoriale fino all’ambizioso piano di edilizia sanitaria messo in campo dal presidente Toti.

La scelta di Gratarola è stata condivisa da tutti i partiti che compongono la maggioranza di governo della Regione e in particolare la selezione del profilo più adatto è stata portata avanti con un costante dialogo con gli alleati in modo da arrivare, oggi, all’affidamento dell’incarico al professionista che rappresenta la migliore sintesi tra capacità, esperienza e condivisione del progetto.

“Terminate le fasi impegnative dell’emergenza e anche della programmazione, gestite direttamente dalla Presidenza – afferma il governatore Giovanni Totiè giunto il momento che vi sia un assessore tecnico in grado di seguire al meglio l’attuazione degli ambiziosi piani che interesseranno la sanità ligure nei prossimi anni.

Si tratta di un tecnico, una figura di alto profilo professionale – prosegue – che, grazie alle sue competenze, alla sua esperienza non solo all’interno dell’Ospedale Policlinico San Martino, ma anche come coordinatore del Dipartimento Interaziendale regionale dell’Emergenza urgenza di Alisa, siamo certi saprà non solo affrontare le sfide future, ma anche guidare, in continuità con l’azione messa in campo fino ad oggi, lo sviluppo e l’attuazione del nuovo piano sociosanitario e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nei prossimi mesi e nei prossimi anni infatti la nostra sanità si troverà ad affrontare una serie di trasformazioni epocali, a partire dal potenziamento di tutta la medicina territoriale nell’ambito del PNRR cui è legato anche il progetto dell’ospedale degli Erzelli, primo centro italiano per la medicina computazionale, fino alla realizzazione degli ospedali di Taggia e del Felettino alla Spezia”.

Il presidente ha poi auspicato che “il clima politico intorno a questa nomina anche per quanto riguarda le opposizioni possa diventare per una volta costruttivo, avendo a che fare con un professionista che siede in giunta in veste tecnica e quindi con un interlocutore che può essere considerato se non neutrale certamente un punto di riferimento anche per il dialogo tra maggioranza e opposizione.

Auspico quindi che si finisca di addebitare a Regione Liguria problemi che costituiscono un tema nazionale come la carenza di professionisti, le borse di studio deserte, gli ospedali con meno personale di quello che servirebbe: sono temi di sistema, che interessano il Paese dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e che non credo le forze politiche facciano un buon servizio ad attribuirsi l’un l’altra.

Se c’è qualcuno che ha una responsabilità, poi, certamente non è la nostra parte politica visto che dal 2011 chi ha fatto la programmazione in questo settore non sedeva in questa parte del campo e tantomeno in Regione Liguria. Sono temi che dobbiamo affrontare tutti insieme, con la dovuta lucidità e quell’asciuttezza e spirito bipartisan come è proprio per un grande tema del paese che è il futuro del nostro sistema sanitario”.

“L’incarico che mi è stato affidato è per me un grande onore ma anche un onereafferma Gratarola – che mi impegnerò a portare avanti mettendo al servizio della sanità ligure tutte le mie competenze e la mia esperienza, in un settore, quello dell’emergenza urgenza, che costituisce uno snodo centrale di tutto il sistema. Posso garantire da parte mia la piena disponibilità al confronto e al dialogo con le parti sociali e gli stakeholders, nella consapevolezza che la Liguria non può perdere le opportunità future, per cui servono determinazione e capacità decisionale.

Certamente non mancano le difficoltà, a partire dalle carenze di organico fino alle conseguenze della pandemia da Covid-19 che, come ci dicono i dati, non è ancora superata e richiede la massima responsabilità da parte di tutti i cittadini attraverso la vaccinazione”.

Ecco il curriculum di Angelo Gratarola

Gratarola è stato direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione dell’Ospedale Policlinico San Martino, componente del Direttivo della Società italiana degli anestesisti- rianimatori (Siaarti) in qualità di responsabile nazionale dell’area Anestesia e Medicina Perioperatoria, coordinatore del Dipartimento Interaziendale Regionale dell’Emergenza urgenza di Alisa e docente nell’ambito delle Scuole di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione e in Chirurgia Vascolare e Endovascolare dell’Università degli Studi di Genova. Nel corso della sua carriera il neo assessore – laurea nel 1985 all’Università di Pavia dove ha svolto anche la specializzazione – ha diretto il Dipartimento di Emergenza e Accettazione e l’Unità operativa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli ricoprendo incarichi di rilievo anche presso l’ospedale Maggiore della Carità di Novara e l’Ospedale Civile di Vigevano.

Condividi questo articolo: