A partire dalle prime ore di oggi, la Polizia di Stato di Imperia ha dato corso ad una imponente operazione antidroga denominata “Praedictio”, che, nel complesso, ha richiesto l’impiego di circa un centinaio di agenti, incaricati di dare esecuzione all’ordinanza con cui il G.I.P. del Tribunale di Imperia ha applicato misure cautelari a carico di ventidue persone, a vario titolo indagate per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo.
Smantellata una rete di spacciatori che operava in Liguria e Piemonte
Per quattordici indagati è stata disposta la custodia in carcere. Si tratta di Flavio Ianni, Sergio Taverna, Daniele Narciso, Gianfranco Bianco, Giuseppe Russo, Massimiliano Paletta, Giuseppe Stilo, Giacomo Masotina, Elice Bellanti, Ervin Bashmeta, Frederic Siorat, Walter Tropeano, Antonio Carbone e Mark Scaffini.
Per due sono scattati gli arresti domiciliari: Paolo Beleffi e Bashkim Bashmeta.
Per altri sono stati disposti l’obbligo di dimora (Antonio Zito e Marico Queirolo), il divieto di dimora (Mario Mandarano, Franco Guastamacchia e Roberto Rebora) e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (Lorenzo Rebora Corci).
Il blitz costituisce l’epilogo di una lunga ed articolata attività di indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, che ha consentito di scardinare una vasta rete di smercio di droga, con ramificazioni in Liguria ed in Piemonte.
Determinante ai fini dello sviluppo investigativo è stato l’arresto in flagranza di Mario Mandarano, classe 1959, avvenuto nel mese di marzo 2020, il quale era stato sorpreso in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, oltre ad un vero e proprio arsenale di armi da guerra, esplosivi ed armi comuni da sparo. In quell’occasione era stato rinvenuta e sequestrata anche una notevole mole di documenti e appunti nei quali era stata minuziosamente annotata la contabilità dell’attività illecita, con indicazione degli acquirenti, dei quantitativi e delle tipologie dello stupefacente, dei prezzi e delle cifre già corrisposte e/o da corrispondere.
Lo smercio avveniva nel Ponente ligure e nelle province di Genova e Alessandria, con guadagni di centinaia di migliaia di euro
Gli approfondimenti esperiti dagli investigatori della Squadra Mobile di Imperia hanno consentito di acquisire gravi indizi nei confronti degli indagati, di ricostruire i traffici illeciti e di quantificare i relativi introiti, facendo venire alla luce un vero e proprio stoccaggio di droghe, la cui cessione avveniva in maniera sistematica e professionale da diversi anni.
In particolare, è stata delineata la filiera del traffico di cannabinoidi, il cui perno era Mandarano, che si approvvigionava di massicce quantità di hashish e marijuana da alcuni fornitori e le immetteva nel “mercato”, anche al di fuori della Provincia di Imperia, tramite altri soggetti, svolgendo funzioni da intermediario con i “grossisti” di droga. Parallelamente, alcuni indagati esercitavano in maniera sistematica il commercio di cocaina.
Il meccanismo criminale delineato ha consentito ai suoi protagonisti di smerciare, non solo nell’estremo Ponente Ligure, ma anche nelle Province di Alessandria e Genova, ingenti quantità di sostanza stupefacente e ricavarne cospicui guadagni, stimati in centinaia di migliaia di euro.