“No alla mafia e agli atti intimidatori”. Parole dure quelle del Sindaco di Taggia, Mario Conio, il giorno dopo il terribile incendio che ha devastato la sede della Marr, a Taggia. I Vigili del Fuoco sono al lavoro da quasi due giorni per domare le fiamme e, da quanto si apprende, la tesi dell’origine dolosa del rogo pare confermata (le indagini, coordinate dalla Procura, sono affidate ai Carabinieri). Il primo cittadino tabiese ha voluto lanciare un messaggio alle autorità perché stiano vicine il più possibile ai cittadini in un momento così difficile. Si tratta, infatti, del terzo attentato incendiario in poche settimane.
Taggia: incendio azienda Marr, Sindaco Conio lancia appello alle autorità
“La prima responsabilità e preoccupazione – ha scritto il Sindaco sul proprio profilo Facebook – è stata innanzitutto gestire l’emergenza per la sicurezza di tutti. Oggi è però doverosa una netta presa di posizione sul terribile incendio che ha distrutto la sede di un’importante azienda del nostro territorio. Da oggi 15 nostri concittadini sono nell’impossibilità di esercitare il loro lavoro, tutto ciò è inaccettabile.
Come primo cittadino sono fortemente preoccupato. Se la tesi dolosa verrà, come pare, confermata, si tratterebbe dell’ennesimo episodio nel giro di pochi mesi.
Sia chiaro, come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini non chineremo il capo davanti a questi atti intimidatori. Voglio lanciare un forte appello alle autorità.
Sono certo che, come sempre, le forze dell’ordine sapranno essere al nostro fianco e garantire la sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre aziende. Conosco il loro impegno costante e quotidiano, e il grande zelo con cui stanno svolgendo le indagini, ma non può passare in silenzio questa situazione.
Quanto sta accadendo non si può sottovalutare. Ci deve essere una fortissima risposta dalla quale emerga con chiarezza che le mafie e certi atti intimidatori questo territorio li respinge nettamente. Le istituzioni, il sindaco, l’amministrazione e ogni singolo cittadino di questa comunità dicono ‘NO’.
Questo è un territorio pulito, libero, che deve respirare aria fresca, non fumi velenosi come quelli di queste ore. La legalità deve essere un faro per tutti noi. Atti terribili e vili non sono tollerabili perché ci portano a pagine che non sono proprie di questo territorio”.