15 Novembre 2024 06:17

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15 Novembre 2024 06:17

Imperia: processo pestaggio Moussa Balde, i “Solidali di Ventimiglia” annunciano presidio in vista della sentenza. “La sua morte non è stata accidentale”

In breve: "Appuntamento al Tribunale di Imperia il 10 gennaio alle ore 9 in solidarietà a Moussa Balde e alla sua famiglia".

“Il 10 gennaio saremo davanti al tribunale di Imperia per affermare ancora una volta che la morte di Moussa Balde non è stata accidentale“. Queste le parole dei “Solidali di Ventimiglia” riguardo al processo per il pestaggio di Moussa Balde, il 23enne guineano Moussa balde, che morí suicida nel Cpr di Torino dove era ospite in isolamento per motivi sanitari. Due settimane prima, il 9 maggio 2021, a Ventimiglia, fu vittima di un pestaggio, per il quale oggi in Tribunale a Imperia sono finiti a processo tre imputati, Ignazio Amato, Francesco Cipri e Giuseppe Martinello. Il video della violenza, girato da un testimone, aveva fatto il giro del web, generando grande indignazione in tutta l’Italia.

Nella scorsa udienza, dinnanzi al giudice Marta Maria Bossi, alla presenza dei tre imputatiIgnazio Amato, Francesco Cipri e Giuseppe Martinello, difesi dall’avvocato Marco Bosio, il Pubblico Ministero, al termine della sua requisitoria, ha chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi di carcere.

La difesa ha chiesto il minimo della pena e il riconoscimento delle attenuanti generiche, visto il risarcimento danni alla vittima (quantificato in 2 mila euro).

Pestaggio Moussa Balde, la nota degli attivisti: “Contro il razzismo e i CPR, per Moussa Balde”

“Il 10 gennaio saremo davanti al tribunale di Imperia per affermare ancora una volta che la morte di Moussa Balde non è stata accidentale: è l’esito diretto di una serie di azioni e di silenziose complicità da parte di soggetti diversi in un contesto dominato dall’ideologia e dalle politiche razziste che lo Stato promuove e legittima.

Le persone responsabili della discriminazione e della violenza che hanno portato Moussa Balde a morire nel centro torinese di detenzione per migranti (CPR) sono i membri della commissione che gli hanno rifiutato la protezione, i tre uomini che lo hanno preso a sprangate in pieno giorno nel centro di Ventimiglia, i numerosi testimoni che non sono intervenuti per fermare il linciaggio, la questura di Imperia che ha deciso per la sua reclusione anziché proteggerlo come testimone della violenza a lui inflitta, i rappresentanti delle istituzioni che hanno sostenuto che non si trattasse di aggressione razziale prima ancora di iniziare le indagini, i medici delle strutture sanitarie che a 24 ore dall’aggressione ne hanno firmato l’idoneità alla reclusione e successivamente all’isolamento, chi lo ha imprigionato negando per giorni la sua presenza nel CPR per impedire che Moussa potesse essere raggiunto dal suo avvocato.

Il 14 Ottobre a Imperia si è aperto il procedimento a carico dei tre uomini che hanno aggredito Moussa Balde nelle strade di Ventimiglia il 9 Maggio 2021.

Il 10 Gennaio, secondo la formula del rito abbreviato scelta dagli imputati, verrà emessa la sentenza.

È invece ancora aperta l’inchiesta per omicidio colposo avviata per accertare i fatti accaduti all’interno del CPR di Torino a seguito del presunto suicidio di Moussa Balde. L’indagine che vede indagati la direttrice del centro, il medico della struttura e nove poliziotti si allarga anche ad altri casi di procedure illegittime all’interno del CPR, dove già altre persone migranti avevano trovato la morte e dove continuamente si registrano tentativi di suicidio.

Indipendentemente dall’esito dei tribunali sappiamo che la fine di Moussa Balde è un crimine d’odio e che la responsabilità di questa morte è delle dinamiche di esclusione e razzializzazione che hanno prima schiacciato le speranze di Moussa di costruirsi una vita dignitosa in Europa per poi seppellire la verità sulla sua aggressione sotto una coltre di omertà.

! Per impedire che coloro che lo hanno ridotto al silenzio possano avere il monopolio della verità su questa storia di violenza e razzismo !

! Per l’abolizione dei CPR e di ogni forma di detenzione delle persone migranti !

! Per la libertà di circolazione e autodeterminazione di tutte le persone in viaggio, a prescindere da documenti e paese d’origine!

Appuntamento al Tribunale di Imperia il 10 gennaio alle ore 9 in solidarietà a Moussa Balde e alla sua famiglia”.

 

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