23 Novembre 2024 16:38

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23 Novembre 2024 16:38

Ventimiglia: Polizia di Frontiera, in un anno 246 arresti. Identificate oltre 83 mila persone, 360 gli stranieri espulsi /Il bilancio

In breve: Un bilancio che, per la Polizia di Stato, Frontiera di Ventimiglia, si presenta brillante e ancor più soddisfacente dell’anno precedente.

Il nuovo anno è da poco iniziato e come sempre si traccia il bilancio di quello appena concluso, un bilancio che, per la Polizia di Stato, Frontiera di Ventimiglia, si presenta brillante e ancor più soddisfacente dell’anno precedente.

La verifica dei dati del 2022 conferma la complessità dei compiti e l’impegno profuso da tutto il personale nel contrasto ai reati maggiormente rilevati in questa zona confinaria, ovvero:

  • – immigrazione clandestina e dei reati ad essa connessi, in modo particolare per quanto riguardo il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso documentale.
  • – individuazione di soggetti malavitosi dediti sia al traffico di armi che stupefacenti (si ricorda l’arresto nel mese di dicembre di ben 22 kg di cocaina scoperti all’interno di una valigia in possesso di un guineano in arrivo via treno dalla Francia).
  • – Cattura latitanti (si ricordano gli arresti di: un cittadino di Novara che deve scontare 6 anni di reclusione per rapina aggravata e furto; un nigeriano accusato di riduzione in schiavitù, prostituzione minori, alienazione e acquisto schiavi, che anche in questo caso doveva scontare una pena di 6 anni e un altro nigeriano ricercato in ambito europeo per violenza sessuale per il quale era prevista una pena di 6 anni).

Tale imponente attività ha permesso l’arresto di ben 246 persone.

Con 6.265 pattuglie di cui 817 italo francesi, sono stati impiegati 15.442 poliziotti , la nostra zona confinaria è stata controllata e pattugliata con servizi nelle 24 ore da personale sempre più qualificato e preparato. Identificate oltre 83 mila persone, 65 mila delle quali extracomunitari, grazie anche all’ausilio di apparecchiature portatili in dotazione alle pattuglie che permettono verifiche immediate. Controllati 13 mila veicoli.

La necessità di approfondire i controlli effettuati in frontiera ha notevolmente impegnato sia gli Operatori in servizio di pattugliamento che il personale che all’interno dell’Ufficio che svolge i successivi ed impegnativi compiti di indagine e redazione atti.

Nel decorso anno sono stati fotosegnalati e inseriti in AFIS oltre 12 mila persone. Sempre in ambito stranieri ben 360 sono stati gli stranieri espulsi.

La lotta all’immigrazione clandestina resta l’attività peculiare della Polizia di Frontiera ed è per questo che Italia e Francia operano quotidianamente insieme per mezzo dei cosiddetti pattugliamenti congiunti e la Squadra Mista – Brigade Mixte. Quest’ultimo dispositivo di sorveglianza, che opera tra il Dipartimento delle Alpi Marittime e la provincia di Imperia, ha la caratteristica di effettuare pattuglie miste a carattere continuativo sia in territorio italiano che in territorio francese, definendo di volta in volta i suoi obiettivi sulla base dell’analisi del rischio.

Istituito in via sperimentale il 14 dicembre 2020 è divenuto dispositivo permanente. I risultati ottenuti ne confermano la grande validità:

574 le pattuglie effettuate con a bordo 1.326 Operatori di Polizia. Di queste 603 sono state su strada e 50 in ferrovia. Controllate 7203 persone, delle quali 2665 extracomunitarie e 4.593 automezzi. Durante i servizi sono stati effettuati 33 arresti.

Dichiara il Dirigente del Settore dr Martino Santacroce: “Gli arresti sono solo alcuni esempi a dimostrazione dell’efficacia e dell’importanza dei controlli effettuati in questa frontiera, controlli che di volta in volta sono stati modulati ed adattati alle diverse esigenze che si sono prospettate e sempre in osservanza delle disposizioni sia della Direzione Centrale della Polizia delle Frontiere e Immigrazione e dalla 1a zona di Polizia Frontiera di Torino, per i profili di frontiera, che dal Prefetto e dal Questore di Imperia per i profili di ordine e sicurezza pubblica.

L’attività prosegue dunque con costanza e impegno, basti pensare che già nel mese di gennaio, non ancora terminato, sono state tratte in arresto 16 persone”.

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