23 Novembre 2024 07:54

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23 Novembre 2024 07:54

Imperia: velox Poggi non omologato. “Sentenza Giudice di Pace non conforme al diritto”. Ecco il ricorso del Comune al Tribunale

In breve: Il ricorso del Comune di Imperia, rappresentato dall'avvocato Maria Grazia Pulina, si articola in tre punti differenti.

” Si ritiene che il Giudice di Pace abbia pronunciato in modo non conforme al diritto”. Queste le conclusioni del ricorso presentato dal Comune di Imperia al Tribunale del capoluogo in opposizione alla sentenza con cui il Giudice di Pace Cristina Zeppa ha accolto il ricorso di un motociclista, rappresentato dalla Globoconsumatori, contro la multa comminatagli dal velox di Poggi, ritenuto illegittimo in quanto non omologato. 

Il Sindaco Scajola aveva definito la sentenza “una minchiata”.

Imperia: velox Poggi, ecco il ricorso del Comune. Tre i punti chiave

Il ricorso del Comune di Imperia, rappresentato dall’avvocato Maria Grazia Pulina, si articola in tre punti differenti.

La tardività del ricorso

“Si vuole ricordare in questa sede che il Comune di Imperia, costituendosi in giudizio nanti il Giudice di Pace di Imperia […] ha rilevato come il verbale di accertamento oggetto di giudizio sia stato notificato […] in data 19/08/2022 ed il ricorso avversario sia pervenuto presso la Cancelleria dell’Ufficio del Giudice di Pace di Imperia in data 06/10/2022, ed iscritta a ruolo in data 07/10/2022, ovvero tardivamente rispetto al termine di trenta giorni […] Nel momento in cui il ricorso è stato depositato alla Cancelleria del Giudice di Pace (in data 06/1012022) il termine di legge citato era ampiamente spirato, per essere scaduto il 03/10/2022. Nonostante la sollevata questione imponesse al Giudice di Pace il preliminare vaglio dell’eccezione di tardività, nulla è stato fatto, ed il giudizio è proseguito normalmente: peraltro, nemmeno nell’impugnata sentenza si trova un qualche cenno o riferimento alla tempestività / tardività del ricorso, posto che il Giudicante ha direttamente preso in considerazione il merito della vicenda”.

L’illegittimità della Globoconsumatori nel discutere la causa

“Ulteriore elemento di censura dell’impugnata sentenza si concretizza in ordine all’omessa pronuncia del Giudice di Pace di Imperia sull’eccepita illegittimità dell’AssociazioneGloboconsumatori‘ a discutere la causa e conseguentemente sulla mancanza di valida procura a quest’ultima rilasciata. Il Giudice di Pace non ha preso alcuna posizione in merito all’eccezione sollevata, non fornendo alcuna motivazione in ordine all’eventuale proprio diverso modo di valutare la questione”.

La liceità del velox di Poggi

“Si è dimostrata la liceità della condotta del Comune di Imperia e la legittimità dell’apparecchiatura in uso. Infatti, il dispositivo di rilevazione automatica EnVES EVO MVD risponde pienamente a quanto previsto dalla Direttiva Minniti circa l’obbligo della taratura annuale degli apparecchi di controllo elettronico della velocità, nonché a quanto previsto dal Decreto 13/06/2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di verifiche inali e periodiche.

La normativa in materia è prevista dagli arti. 45 C.d.S. e 192 del relativo Regolamento di Esecuzione che determinano i requisiti generali di cui debbono essere dotati i dispositivi per l’accertamento e per la rilevazione automatica di queste violazioni, nonché la procedura con la quale gli organi Ministeriali pervengono all’approvazione o alla omologazione di queste apparecchiature. Le procedure tipo per l’omologazione/approvazione di dispositivi/sistemi di rilevazione d’infrazioni, previste dal richiamato art. 45, comma 6, del vigente Codice della Strada e regolate dall’art. 192 del citato Regolamento, si basano su un’istruttoria tecnico-amministrativa, identica sia per l’omologazione sia per l’approvazione, svolta dall’ufficio competente del Ministero, tesa a valutare la validità, l’efficacia e l’efficienza del prodotto e la sua conformità alle norme tecniche nazionali c comunitarie, vigenti al momento dell’esame.

La terminologia usata dal legislatore porta inequivocabilmente a sostenere la totale equivalenza delle procedure di approvazione c di omologazione. laddove i due vocaboli vengono utilizzati sistematicamente in correlazione tra loro, uniti dalla congiunzione coordinativaod‘, in funzione di creare un’alternativa tra le due parole. La differenza tra un procedimento di omologazione ed uno di approvazione è da ricercarsi unicamente nel fatto che per il primo esistono le relative norme tecniche di riferimento, europee e/o italiane, specifiche per la funzione fondamentale svolta dal dispositivo/sistema, mentre per il secondo manca tale riferimento. Ciò non significa che nel caso dell’approvazione non si seguano procedure standardizzate e non vengano verificate le funzionalità e i requisiti dei medesimi dispositivi, in modo omogeneo. Pertanto, una volta approvati, i dispositivi possono essere utilizzati per l’accertamento delle violazioni, parimenti a quelli omologati (chiarimento del MIT del l I novembre 2020).

Nella fattispecie è stato ampiamente documentato nanti il Giudice di prime cure il rispetto dei requisiti appena indicati: è stato prodotto il decreto di approvazione del dispositivo EnVES EVO MVD 1309, ed è stato altresì prodotto il certificato di taratura datato 01/02/2022 della Pulencrgy Metrovis.

Il verbale in contestazione è stato elevato per la violazione dell’art. 142, VIII comma, C.d.S. commessa in Imperia, Via Aurelia, Loc. Garbella, classificata strada extraurbana secondaria, ai sensi dell’art. 2, comma II, lett. e) e d) D. L.vo 285/1992, come risulta dal decreto prefettizio n. 8747 del 10/03/2022, ed è pertanto possibile -come disposto nello stesso provvedimento- installare e usare finalizzati al controllo del traffico e al rilevamento a distanza delle violazioni di cui all’art. 142 C.d.S., come avvenuto nella fattispecie.

[…] Si ritiene, quindi, che il Giudice di Pace, non tenendo in debita considerazione il tenore letterale delle disposizioni rilevanti nella fattispecie abbia infine pronunciato in modo non conforme al diritto. Per tale ragione si ritiene che la pronuncia del Giudice di Pace sia invalida e dovrà conseguentemente essere riformata”.

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