30 Ottobre 2024 19:16

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30 Ottobre 2024 19:16

Imperia: demolizione ciminiera ex Ferriere, il forte vento rallenta le operazioni. “Partiremo dall’alto, mattone per mattone” /Foto e Video

In breve: Operazioni purtroppo temporaneamente interrotte a causa del forte vento.

Tutto pronto da questa mattina per i lavori di demolizione della ciminiera centrale delle ex Ferriere. Operazioni temporaneamente interrotte a causa del forte vento.

Ciminiera ex Ferriere: il forte vento ferma la demolizione

Per demolire la ciminiera, infatti, gli operai della General Smontaggi partiranno dall’alto verso il basso, mattone per mattone, utilizzando una grossa pinza idraulica. Pinza che, per funzionare ha bisogno di un vento massimo di 12 m/s, mentre quello rilevato oggi, in cima alla ciminiera alta 76 metri circa, superava i 36 m/s, che non ha permesso lo svolgersi delle operazioni. 

Nell’arco della giornata verranno effettuati nuovi tentativi, per trovare il momento più opportuno e consentire la demolizione. Presenti sul posto il vicesindaco Giuseppe Fossati e il sindaco di Imperia, Claudio Scajola.

Moltissimi i cittadini che si sono appostati nei pressi del Parco Urbano e del Lungomare per assistere al primo colpo di benna. 

L’obiettivo dei lavori è quello di ripristinare le condizioni di sicurezza della pubblica incolumità poichè“da diverse indagini effettuate sullo stato di consistenza della ciminiera centrale posta nell’area ex Ferriere ad Imperia è emerso che la stessa risulta gravemente danneggiata e fortemente deteriorata in una manioera tale da non poter essere recuperata”.

Ing. Marvaldi spiega come avverrà la demolizione

“Questo rilevato serve a proteggere la radice della torre in modo tale che i frammenti che potranno cadere verranno demoliti con una pizza aerea radiocomandata. Ci sarà un operatore con un altro cestello che comanda il braccio. La gru sosterrà la pinza, la porterà fino in cima. La demolizione quindi avverrà piano piano, mordendo mattone per mattone dall’alto verso il basso, fino ad arrivare all’altezza del rilevato. Il tronco verrà consolidato e lasciato lì, come ha deciso la Soprintendenza, anche nella futura sistemazione del parco. È una buona idea perchè lascerà la memoria di quello che era questa torre. Ci vorrà circa una settimana, ci saranno anche le operazioni di bonifica della demolizione.”.

Vicesindaco Giuseppe Fossati

“Ora partiamo con le operazioni di demolizione. Come ha avuto modo di dire il sindaco, dispiace. Dispiace a tutti, chi più chi meno. Però non è una scelta, è una necessità. È una struttura compromessa e irrecuperabile. Tutti i tecnici sono concordi e hanno dato la stessa valutazione. Tutte le autorità competenti, anche quelle sottoposte al vincolo, hanno concordato sulla necessità di procedere. Oggi si parte con i lavori. La Soprintendenza ha chiesto che una parte, la radice, venga conservata come memoria storica del sito. Ovviamente le altre due verranno conservate e rimarranno inserite nel grande parco di 4.500 mq di verde, che si andrà a raccordare con il parco urbano.

È una necessità, si deve fare, la sicurezza viene prima di tutto e creerà le condizione per il recupero urbanistico, la riqualificazione urbana di quest’area abbandonata da 90 anni. Credo che sia venuto il momento di restituirla alla città, anzi darla alla città perchè non è mai stata a disposizione della città, e quindi renderla fruibile a tutti i cittadini e a completare il parco urbano e la riqualificazione di tutto il waterfront di Imperia.

Ho visto la manifestazione di sabato, ho sempre rispetto delle opinioni di tutti per carità. Non mi è sembrata molto partecipata, lo dico senza polemica. C’erano 4 candidati sindaci e forse qualche decina di persone, questo non vuol dire che non sia sentito dalla città, sicuramente è sentito questo evento. Riqualificarla era escluso da ogni possibilità.

L’amministrazione ha fatto le valutazioni, ha chiesto ai tecnici non come demolirla ma come recuperarla. I tecnici hanno fatto gli approfondimenti e hanno detto che non era recuperabile perchè era troppo compromessa. Quindi bene la memoria storica, verranno messi anche dei pannelli che racconteranno la storia del sito, quindi la memoria storica verrà conservata. Conservare le altre due ciminiere è già sufficiente per dare un segnale di attenzione a quello che era questo sito. Io credo che si debba procedere così, piaccia o non piaccia. Questa è la scelta che bisogna fare, quando si amministra bisogna fare delle scelte, anche prendere delle scelte che soggettivamente dispiace fare”.

Sindaco Claudio Scajola

“Dispiace, fin da bambini la abbiamo sempre vista questa ciminiera. Prima era nascosta dalla struttura delle Ferriere. Da quando sono state abbattute nel 2000, sono più evidenti.

Dobbiamo scegliere. Quando si amministra si sceglie, abbiamo appurato da cattedratici importanti che era impossibile salvarla e bisogna buttarla giù.

Non possiamo avere pericolo. Va buttata giù. Salviamo le altre due, che sono in buona salute ma vanno ulteriormente rafforzate. Salveremo la Sairo.

La vita significa decidere sempre, per quello che si può, nel meglio. Questa è condannata a venire giù.

È una zona degradata, deve avere sviluppo. Una zona che collega Porto Maurizio e Oneglia. Ci siamo abituati a questo degrado, ma ogni volta che arriva un turista qui nella nostra città non coglie come mai un’area così vasta sia abbandonata.

C’è un buon progetto, partirà a brevissimo. Anche questa zona si risana e ricuce, ricollega meglio Porto Maurizio a Oneglia”.

La ciminiera rappresenta veramente la storia della città di Imperia? Ci risponde il vicesindaco Giuseppe Fossati

“Dal punto di vista della storia di Imperia , questa ciminiera significa poco o nulla addirittura. Il sito siderurgico a Imperia c’era sin dal 1900. Queste ciminiere , con questo sito è stato realizzato nel 1918 ed è stato chiuso nel 1930. Hanno lavorato 12 anni.

Questa ciminiera che demoliamo, che paradossalmente è la più recente, è stata fatta nel 1925. Quindi ha lavorato 5 anni.

Si dice che abbia lavorato praticamente nulla, perché si sono resi subito conto che aveva dei problemi.

Era un sito siderurgico, quindi una industria pesante. Mi viene da dire meno male che è stata chiusa e che sia durata poco. Avrebbe stravolto la nostra città che fortunatamente ha avuto uno sviluppo industriale importante, ma in un altro settore, quello alimentare.

Dire la storia industriale di Imperia? No, la storia di Imperia nel senso che siamo abituati a vederle, tutti noi da bambini siamo passati di qua.

Di fatto per il lavoro, per l’industria del lavoro rappresenta veramente poco”.

A cura di Alessandro Moschi

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