Un anno di carcere (pena sospesa). Questa la condanna pronunciata dalla giudice Eleonora Billeri (PM Francesca Buganè Pedretti (giudice monocratico Eleonora Billeri), in Tribunale a Imperia, nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati una 46enne (difesa dall’avvocato Mauro Gradi del Foro di Genova) accusata di omicidio stradale per la morte del 52enne Gianni Alberti in un incidente avvenuto a Taggia sulla superstrada nel 2020.
Imperia: centauro morì a Taggia in un incidente, condannata 46enne
I fatti risalgono al 31 luglio 2020, quando Gianni Alberti, che procedeva a bordo della sua moto Kawasaki, si scontrò, verso le 22 di sera, all’altezza dell’incrocio sulla superstrada, con una Polo intenta a svoltare. L’impatto fu talmente violento da risultare fatale per il 52enne. Illesa la donna a bordo dell’auto, successivamente finita a processo con l’accusa di omicidio stradale.
La condotta contestata all’automobilista è quella di aver svoltato in corrispondenza dell‘incrocio omettendo la precedenza alla moto che, come emerso in udienza preliminare, procedeva alla velocità di circa 150 km/h (il limite in quel tratto è di 50 km/h).
Nell’udienza di mercoledì 12 aprile, il PM Buganè Pedretti aveva chiesto la condanna dell’imputata a 5 anni di reclusione per il reato di omicidio stradale. Il legale della difesa, l’avvocato Mauro Gradi del Foro di Genova, aveva invece chiesto l’assoluzione della propria assistita.
Ieri è arrivata la condanna a un anno di carcere (pena sospesa) per l’imputata.
“Una mezza vittoria – commenta l’avvocato Mauro Gradi del Foro di Genova a ImperiaPost – a fronte della richiesta di condanna a 5 anni di reclusione avanzata dal PM Buganè Pedretti, il riconoscimento del concorso di colpa, con una pena sospesa ad 1 anno, è un primo buon risultato verso un giudizio di appello nel quale confido per un’assoluzione essendovi i presupposti giuridici e giurisprudenziali”.