Imperia. E’ giunta finalmente al termine la lunga operazione a carattere nazionale denominata “Ottavo Cerchio” portata avanti con successo dal nucleo operativo della compagnia dei Carabinieri di Imperia e che ha portato alla denuncia di cinque soggetti accusati di truffa aggravata, associazione a delinquere e sostituzione di persona.
Le indagini erano cominciate 10 mesi fa quando, da una segnalazione arrivata ai Carabinieri di Imperia, erano inziate le prime ricerche attorno al caso di una truffa ai danni di un istituto religioso locale. Da lì i militari hanno iniziato ad andare a ritroso, analizzando episodi simili avvenuti in precedenza, per poi arrivare a capire la dinamica complessiva della truffa.
In sostanza cinque persone, perfettamente organizzate, come se stessero recitando un copione teatrale, telefonavano ai vari istituti religiosi affermando che un anziano signore deceduto aveva fatto un lascito alla chiesa o al monastero di una somma molto elevata. Per sbloccare questa pratica però era necessario versare 5000 euro su un conto corrente postale tramite accredito. A quel punto, dopo la prima telefonata fasulla, entrava in gioco un secondo complice che si fingeva un notaio e confermava il tutto.
Nel momento del versamento i vari soggetti truffati si recavano poi all’indirizzo che gli era stato segnalato per ritirare il lascito e, ovviamente, non trovavano nessuno.
I cinque soggetti denunciati, tutti pregiudicati e con precedenti specifici, si spostavano per tutta Italia compiendo truffe da Trieste fino a Firenze e Vibo Valentia, per un totale di 80 colpi andati a segno a discapito di chiese, monasteri e conventi.
