Sono da poco calati i riflettori su quello che passerà come un “evento memorabile” della Polizia di Frontiera di Ventimiglia e ancora vibrano forte le corde dell’emozione per un incontro tanto inatteso quanto mai immaginato.
Scaturita dal desiderio di alcuni funzionari di cementare il senso di appartenenza e perpetuare, nel contempo, valori condivisi quali il senso di umanità e di solidarietà che proprio nella peculiare attività di frontiera trovano la loro più fulgida espressione, l’idea si è sviluppata nella mente degli ideatori fino a concretizzarsi lo scorso giovedi 8 giugno nella Caserma di Piazza Libertà.
All’iniziativa hanno voluto partecipare con entusiasmo e spirito di fratellanza i colleghi francesi della P.A.F., la cui presenza dei loro vertici e di un apprezzato picchetto ha nobilitato l’evento.
Dopo una minuziosa ricerca negli archivi della Polizia, è stata ricostruita la storia della Frontiera attraverso coloro che l’hanno diretta. Partendo dal dr Mario Sica, oggi ultranovantenne, dirigente della Frontiera dal 1970 al 1984 e successivamente divenuto Direttore della 1^ Zona di Torino, hanno raccolto l’invito con entusiasmo il Signor Questore di Imperia, dr Giuseppe Felice Peritore, nella sua duplice veste di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza e di ex Direttore della 1^ Zona di Torino – ufficio competente da cui dipende il Settore Frontiera di Ventimiglia, il dr Renato de’ Santis, il dr Mario Nattero, il dr Riccardo Cargnelli e il dr Pier Paolo Fanzone, attuale Dirigente della Divione Anticrimine della Questura di Imperia.
Presenti, altresì, il Direttore della 1^ Zona di Torino, Dirigente Superiore dr Francesco Borrè e il suo predecessore, già Questore di Massa Carrara e Rovigo, dr Raffaele Cavallo.
Gli illustri ospiti, accolti da un picchetto d’onore e dal dr Santacroce, dopo un primo saluto di benvenuto nella sala riunioni e proiezione di un video spot della Polizia di Frontiera, hanno visitato gli uffici apprezzando gli ammodernamenti e le ristrutturazioni nel tempo effettuati.
La seconda parte dell’evento si è svolta presso le due sale del Forte dell’Annunziata, gentilmente messe a disposizione dall’Amministrazione comunale:
la prima sala ha visto lo svolgimento “istituzionale” della cerimonia, iniziata con i saluti ai numerosissimi presenti del dr Santacroce e con la lettura, della “preghiera del Poliziotto” da parte dell’Assistente Capo Coordinatore Simonetta Crisafulli; a seguire, una intensa e particolareggiata lettura su quella che è la storia del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia dal 1926 ai giorni nostri letta dal Sovrintendente Paola Giometti. Sì, perché le frontiere nella storia sono sempre state le protagoniste di eventi significanti per gli stati nazionali, dietro gli eventi però si raccontano storie di uomini e donne che hanno percorso un laborioso cammino per edificare una frontiera, superando le linee di demarcazione, componendo i conflitti di interesse, instaurando proficui rapporti di cooperazione. Partendo dunque da quella lettura, ogni Dirigente presente ha potuto raccontare la “sua” storia presso il Settore di Frontiera ricca di aneddoti che l’hanno accompagnata, ma ciò che più è emerso, al di là degli inconfutabili ed eccellenti risultati di servizio, è stato il rapporto umano che ogni Dirigente ha saputo creare col suo personale, fatto di rispetto e di un profondo affetto che il tempo non ha scalfito, affetto tangibile che traspariva nelle voci incrinate dall’emozione.
Tra queste, la toccante e lucida testimonianza del dr. Sica e del suo speciale rapporto con l’indimenticato Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il quale era solito trascorrere periodi di vacanza nella vicina Nizza, e rientrare a Ventimiglia per firmare atti ufficiali correlati alla sua carica, appoggiandosi proprio all’ufficio del dirigente della Polizia di Frontiera, con garbo e sensibilità.
Previa lettura dei nominativi e delle motivazioni da parte dell’Assistente Amministrativo Giuseppina Surace della Segreteria del Dirigente, sono stati consegnati dal Direttore della 1^ Zona Polizia Frontiera Piemonte,Liguria e Valle d’Aosta, dal Questore di Imperia e dagli altri Ospiti numerosi premi al personale che si è distinto in particolari operazioni di Polizia : 2 Encomi (Agente Andrea Fiscella e Agente Giuseppe Nappi per separate operazioni di Polizia), 5 Lodi ( Assistente Capo C. Giovanni Spetro, Sost. Commissario Silvano Iori, Sost. Commissario Coordinatore Luigi Lanzillotta, Ispettore Alessandro Filippi e Assistente Capo C. Simonetta Crisafulli), infine una medaglia d’oro al Merito di Servizio e Croce di Bronzo per anzianità di servizio all’Assistente Capo C. Calogero Alesci.
Per concludere l’evento formale sono stati predisposti degli Attestati che, dopo la firma di ogni Dirigente, sono stati consegnati in ricordo della giornata. Consegnata inoltre una pergamena incorniciata, riportante l’Albo dei Dirigenti che si sono succeduti dal 1947 ad oggi. Apposta anche la firma sul neo costituito “Registro degli Eventi” che da oggi in poi porterà traccia di momenti che faranno ulteriore storia.
Gli ospiti si sono poi spostati nella sala Squarciafichi dove è stata allestita una “retrospettiva fotografica” riportante sia immagini del passato che momenti relativi ad importanti operazioni di servizio o riunioni ad alto livello istituzionale.
Tra l’interesse dei numerosi ospiti, dei tanti poliziotti presenti e dei loro familiari, la cerimonia, conclusasi con un momento conviviale, sicuramente resterà un indelebile ricordo nella memoria degli intervenuti, con la promessa e l’auspicio che in futuro possa essere replicata.
Ciò che oggi è la Polizia di Frontiera anche in materia di cooperazione internazionale è frutto di quelle conquiste di uomini e donne che forti della loro esperienza sul campo hanno ispirato e guidato decisioni di alto livello nel campo della cooperazione internazionale presso questa frontiera terrestre, considerata “apri pista” in tutti gli ambiti e modello da riprodurre in altri contesti operativi frontalieri. Ma dietro tali conquiste ci sono uomini e donne che forti della loro esperienza sul campo hanno ispirato e guidato decisioni di alto livello nel campo della cooperazione internazionale, uomini e donne che hanno intrapreso un cammino di costruzione della frontiera – non come un muro – ma come un’interfaccia.
Ringraziamenti e congratulazioni da parte di tutti i presenti a quanti hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, primo nel suo genere.
Dichiara il dr Santacroce “Non avrei mai immaginato che un’idea, nata quasi in sordina, potesse risultare così coinvolgente ed emozionante. Sono stato molto colpito dagli sguardi nostalgici di chi mi ha preceduto anni fa alla guida di questo importante Ufficio e dello stupore e ammirazione che hanno esternato nel constatare il grande progresso tecnologico che fa della Polizia di Frontiera un Ufficio all’avanguardia. Li ringrazio a mia volta per aver accolto l’invito con grande interesse ed entusiasmo”