23 Dicembre 2024 13:42

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Imperia: “Mandi sti vigili fuori dai coglioni”. Ivan Bracco sulla telefonata del Sindaco Scajola al Comandante Bergaminelli. “Chi non ha rispetto delle cariche dello Stato non ha il diritto di restare al suo posto”

“Un sindaco che non ha rispetto delle altre cariche dello Stato non ha il diritto di restare al suo posto perché non è più il garante della Giustizia e delle Legge ma solo di alcuni cittadini”. Così capogruppo di Imperia Rinasce Ivan Bracco in una nota relativa alla notizia riportata dal nostro giornale che riporta la frase che è costata al Sindaco di Imperia Claudio Scajola un avviso di garanzia per minaccia a pubblico ufficiale.

La frase, pronunciata nell’ambito di una telefonata dai toni accesi con il Comandante della Polizia Locale Aldo Bergaminelli, è la seguente: “Li mandi via, mandi sti vigili fuori dai coglioni”.

Imperia: la nota di Ivan Bracco (Imperia Rinasce)

Una volta si diceva che le parole feriscono più della spada ed era chiaro a tutti che alcune cose non era opportuno dirle. A maggior ragione quando si rivestiva una carica pubblica e si rappresentava un potere.

Claudio Scajola invece sembra non averlo ancora capito e, dopo aver definito Marco Biagi un “rompicoglioni”, “minchiate” le sentenze dei giudici imperiesi, aver cacciato i carabinieri dalla sala consiliare ai tempi del covid e aver ricevuto una casa vista Colosseo “a sua insaputa”, ha infatti intimato con arroganza all’ex Comandante della polizia locale: “mandi sti vigili fuori dai coglioni”.

Questo non è un cinepanettone e Claudio Scajola non è un comico ma, in quanto sindaco, rappresenta lo Stato sul territorio e non può permettersi di mancare di rispetto al Comandante della Polizia Locale che sta compiendo il suo dovere. Non è educato, non è ortodosso e nemmeno rispettoso. È inoltre una indebita ingerenza in un’azione di Polizia Giudiziaria della quale il sindaco non avrebbe dovuto nemmeno essere informato in quanto esiste il segreto giudiziario.

Non sono solo parole: questa frase è il simbolo di una politica tracotante e arrogante pronta a calpestare chiunque, anche chi si muove secondo la Legge, e fa cadere ogni minimo dubbio sul fatto che Claudio Scajola non si sia mosso animato da buoni sentimenti nei confronti del “povero Maiolino” ma inseguisse un proprio tornaconto politico.

Un sindaco che non ha rispetto delle altre cariche dello Stato non ha il diritto di restare al suo posto perché non è più il garante della Giustizia e delle Legge ma solo di alcuni cittadini”.

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