La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, ha deliberato la non assoggettabilità a VAS del progetto urbanistico operativo (PUO) relativo al recupero e valorizzazione di Borgo Castello di Andora, dal titolo “Remember the past to build the future”, finanziato con 20 milioni di euro nell’ambito del PNRR.
Il progetto è finanziato con 20 milioni di euro dal Pnrr
Il progetto relativo a Borgo Castello di Andora si inserisce quindi tra i 21 progetti pilota finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante.
Ai fini dell’approvazione del progetto e dell’espletamento delle procedure urbanistiche necessarie, Regione Liguria ha coordinato un gruppo di lavoro dalla stessa istituito e partecipato anche dal Comune, che oggi ha concluso il suo lavoro, consentendo alla Giunta Regionale di approvare due delibere, una relativa al parere favorevole per gli effetti della Valutazione ambientale strategica (VAS), l’altra di approvazione del Piano Urbanistico Operativo, a mezzo di Accordo di pianificazione, compiuta in tempi brevi con un notevole snellimento procedurale.
“La riqualificazione e la conseguente valorizzazione del Borgo Castello di Andora rappresentano in Liguria uno tra i più importanti interventi di recupero urbanistico e culturale degli ultimi anni – sottolinea l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola -.
Con l’amministrazione locale abbiamo collaborato in maniera significativa per rendere il percorso tecnico dell’intervento il più celere possibile. Il Castello avrà presto una nuova vita e un ambiente idoneo ad accogliere e coinvolgere turisti e appassionati nell’esplorazione di un giardino botanico e di un percorso archeologico di primissimo livello. Come Regione Liguria stiamo investendo e lavorando da alcuni anni senza soluzione di continuità per la riqualificazione del nostro territorio con al centro il pregiato patrimonio monumentale che, anche quest’anno, contribuisce a fare della nostra Regione una delle mete turistiche e culturali più ambite a livello internazionale con una significativa ricaduta sull’indotto locale.
Oltre ad Andora stiamo seguendo iniziative di valorizzazione ambientale diffuse su tutto il territorio ligure che presto, oltre al pregio paesaggistico, potrà contare su un’offerta artistica e culturale tra le più importanti in Europa”.
La progettazione è volta a riconoscere le diverse realtà costruite presenti nell’area, con l’obiettivo di valorizzare le preesistenze storiche ed esaltare la particolarità del sito ed il valore monumentale dei fabbricati, anche sulla scorta dello studio storico archeologico e tipologico. Al recupero strutturale e funzionale del patrimonio storico e rurale, unisce il recupero del paesaggio naturale ed agricolo storico, con la volontà di sperimentare una nuova visione di turismo culturale, smart e sostenibile, dove la tecnologia è sempre funzionale al benessere delle persone e all’aumento delle percezioni sensoriali e di conoscenza.
“Si è fatto un altro passo importante nel percorso condiviso con Regione Liguria per la rigenerazione di Borgo Castello, un progetto che non solo farà rinascere urbanisticamente l’antico abitato, valorizzerà il suo patrimonio culturale, ma creerà posti di lavoro nei settori turistici, ricettivi, artigiani, favorendo l’insediamento di nuove attività e giovani famiglie – dichiara il Sindaco di Andora Mauro Demichelis – Storia e alta innovazione coesisteranno in un luogo che offrirà esperienze ludiche e culturali attraverso la realtà aumentata dinamica e che permetterà ai visitatori di vivere un borgo reale e uno virtuale ove la promozione culturale e il racconto della storia potranno essere vissuti prima persona indossando dei semplici visori. Un percorso che ha necessità di procedure e percorsi innovativi e il più celeri possibili, nel rispetto delle norme e del patrimonio archeologico presente”.
Il progetto prevede il recupero dell’assetto urbano nel rispetto dei beni archeologici e del complesso monumentale, il recupero di 109 unità abitative residenziali e la realizzazione di un albergo diffuso e di un polo museale d’eccellenza, il recupero dei terrazzamenti a scopo agricolo.
Gli interventi chiave del progetto sono:
• Riqualificazione del “Paraxo”, il nucleo centrale del Castello, dove sorgerà un polo espositivo di pregio, sede di esposizioni temporanee ed esperienze multimediali immersive;
• Creazione del Giardino botanico “Orto del Muto”, ricco di piante rare di origini antiche ed esotiche in parte provenienti dai Giardini Hanbury, all’interno del quale si godranno esperienze interattive;
• Percorso archeologico e storico: prevede la ricostruzione di una buona parte dei ruderi presenti all’interno dell’area e la creazione di un vero tour immersivo in 3D dinamico, che consentirà al visitatore di muoversi realmente in un’altra epoca della storia, vivendo direttamente una esperienza unica;
• Parco agricolo esperienziale, all’interno del quale verranno recuperate antiche attività della tradizione rurale e artigianale locale (molino, panetteria, frantoio, cantina, caseificio, laboratorio di cucina), anche tramite il recupero di antichi prodotti agricoli. Si condurranno i visitatori a realizzare con le proprie mani il pane, l’olio, il formaggio.