23 Novembre 2024 03:00

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23 Novembre 2024 03:00

Diano Marina: il “Caso Rossi” in Consiglio Comunale, sindaco Za Garibaldi replica a Marcello Bellacicco. “Eventi sospesi perché è stata messa a rischio la sicurezza pubblica”

In breve: Queste le parole del sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, in merito alle dichiarazioni del gruppo Diano Domani in Consiglio Comunale, sullo stop alle manifestazioni di Gianni Rossi

“Ringrazio il Generale Marcello Bellacicco per darmi la possibilità di chiarire alcuni fondamentali concetti legati all’ordine pubblico e alle forze di polizia, anche se onestamente non avrei mai pensato di doverlo fare per correggere le inesattezze del suo intervento proprio in questa materia. È giusto però chiarire meglio quello che viene definito “Caso Rossi – Queste le parole del sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, in merito alle dichiarazioni in Consiglio Comunale di Marcello Bellacicco (Lista civica Diano Marina), sullo stop alle manifestazioni di Gianni Rossi. Lo stop alle serate, come spiegato dallo stesso sindaco, si è reso necessario “per motivi di ordine pubblico“.

Stop alle serate di Gianni Rossi: sindaco Za Garibaldi replica a Bellacicco

“La decisione di annullare le serate di Gianni Rossi è stata presa al seguito di disordini legati alla presenza di minorenni che a decine si sono dati appuntamento sul Molo delle Tartarughe con il preciso scopo di prendersi a botte. Ho quindi ritenuto che ci fosse pericolo per la collettività. Una pericolosità lamentata tra l’altro da alcuni commercianti di Diano Marina e testimoniata anche dagli autisti di Riviera Trasporti, anch’essi messi in difficoltà dall’atteggiamento dei minorenni in questione, alcuni dei quali provenienti da Imperia. Quindi no, rispondendo alle parole di Bellacicco non “basta soltanto che qualcuno si metta in testa di fare casino” per annullare un evento, occorre che qualcuno se lo metta in testa e poi lo faccia anche, davanti a diverse pattuglie dei Carabinieri già presenti sul posto, mettendo a rischio la sicurezza pubblica, la cui salvaguardia è precisamente ciò che ho intenzione di garantire come Sindaco, nel rispetto del mio ruolo e con particolare attenzione a quello che lui definisce l’aspetto etico morale e anche educativo.

Secondo il Testo Unico Legge di Pubblica Sicurezza (TULPS) – infatti – nelle città in cui non c’è un Commissariato di pubblica sicurezza (cioè la questura), dove non c’è Polizia, il Sindaco ha il compito di compiere atti che hanno la funzione di garantire la pubblica sicurezza ma questo non significa che il Comune diventa un organo di pubblica sicurezza. La Polizia Municipale è un organo ausiliario di pubblica sicurezza, ossia dà ausilio agli organi statali che hanno la gestione dell’attività di ordine pubblico e di pubblica sicurezza. Il Sindaco è un’Autorità, è vero, ha il potere di fare ordinanze attivando procedure e nel caso chiedendo anche l’intervento degli organi di pubblica sicurezza nazionali, operazione che è stata fatta, proprio per garantire la sicurezza pubblica.

Circa il disorientamento degli agenti della Polizia Municipale, invito Marcello Bellacicco a confrontarsi con il Comandante del corpo di Polizia Locale, che mi pare coordini una squadra ben organizzata con turni strutturati e ruoli definiti: qualsiasi affermazione che metta in dubbio questa organizzazione va motivata e confrontata con numeri e dati. Altrimenti è solo pura propaganda.

Per quanto riguarda le telecamere, infine, informo Bellacicco – che ha recentemente sottolineato come su questo fronte non sia stato fatto nulla – che la videosorveglianza è attiva da un mese: si tratta di un sistema di circa 60 telecamere, segnalate e ben visibili sul territorio. C’erano dei tempi tecnici per arrivare alla definizione dell’impianto, ma appena la ditta ha finito di predisporre il sistema la Polizia Locale ha fatto tutti i passaggi amministrativi e burocratici che hanno permesso allo stesso corpo e alle altre forze di polizia di utilizzarlo, per attività di indagine e di individuazione di illeciti”.

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