La notizia ci ha messo poco a fare il giro del mondo. È la storia dello speleologo americano che in Turchia è stato colto a mille metri sottoterra da una emorragia interna.
Speleologo americano colto da malore a mille metri sotto terra: tra i soccorritori anche tecnici liguri del Soccorso alpino
Siamo nella grotta Morca, nella provincia di Mersin. Per l’uomo, 40 anni, si è mossa una vera e propria task force di esperti internazionali. Dall’Italia si è mosso il Soccorso alpino nazionale.
Del gruppo fanno parte anche 4 tecnici liguri (uno è residente in provincia di Imperia) altamente specializzati per interventi di questo tipo in ambienti particolarmente difficili.
Le operazioni di risalita sono iniziate ma non si può procedere ovviamente in maniera spedita. Le operazioni sono rese ancora più lente dalle condizioni dell’uomo.
Ora ad occuparsi di lui è proprio il team italiano che lavora alternativamente con due squadre da dieci persone ciascuna (12 ore di lavoro a testa).
Nella serata di ieri, dopo averlo preso in carico a quota -680 metri, l’uomo è stato portato fino a -500 metri e poi a -250m di profondità.
Qui è stata necessaria una delle tante soste indispensabile per proseguire le cure mediche e utile a consegnare la barella al successivo team di soccorso internazionale che, in queste ore, sta progredendo verso l’uscita.
La progressione procede in punti molto stretti e caratterizzati dalla presenza di fango ed acqua, con le tempistiche tipiche dei recuperi in profondità, lo speleologo americano è collaborativo, agevolando quindi l’operato dei tecnici.
Allo stesso tempo, i soccorritori che hanno terminato il proprio impegno in profondità stanno fuoriuscendo dalla grotta raggiungendo nuovamente il campo base.