21 Dicembre 2024 17:11

21 Dicembre 2024 17:11

Pornassio: stop ai tir sulla SS28, sindaco Adolfo risponde alle critiche. “Strada non idonea al passaggio di mezzi pesanti. Punto fermo è la vita e la sicurezza dei cittadini”

In breve: L'ordinanza sindacale che inibisce il transito ai tir di grandi dimensioni, nel tratto di competenza del Comune di Pornassio della Statale 28, ha provocato molte prese di posizione ed interventi

L’ordinanza sindacale che inibisce il transito ai tir di grandi dimensioni, nel tratto di competenza del Comune di Pornassio della Statale 28, ha provocato molte prese di posizione ed interventi, da parte di cittadini, forze sindacali, economiche, nonché da parte di personalità politiche.

Pornassio: stop ai tir sulla SS28, sindaco Vittorio Adolfo risponde alle critiche

“A fronte di un generalizzato e diffuso apprezzamento espressomi da parte di cittadini, non solo di Pornassio, ma anche di comuni vicini, di comuni rivieraschi e del basso Piemonte, mi sono state anche rappresentate preoccupazioni e mi sono stati chiesti confronti ed incontri.

Naturalmente, da parte mia, vi è il rispetto per le idee di tutti, se espresse in modo civile, e vi è la massima disponibilità all’incontro ed al confronto. Deve però essere chiaro un punto fermo: la vita, la sicurezza e la tutela dell’incolumità dei cittadini del nostro territorio vengono prima di tutto e, quale Sindaco, è mio preciso dovere tutelarle.

Dopo mesi di appelli inascoltati e di drammi sfiorati solo per buona sorte, l’ordinanza è stata adottata, previo confronto con le massime autorità locali dello Stato, per un solo motivo: tutelare la sicurezza del transito su una strada che, senza ombra di dubbio, non è idonea ad essere percorsa da mezzi di grandi dimensioni.

Mezzi che, per inciso, sono, per la stragrande maggioranza dei casi, stranieri, di mero passaggio e che percorrono la statale 28 solo per risparmiare qualche decina di euro, evitando l’autostrada Torino – Savona.

La vita e la sicurezza della nostra comunità vale più di qualche decina di euro. Detto questo, ribadisco: la mia porta è aperta a chiunque voglia confrontarsi, ma avendo chiaro che logiche economiche o politiche non prevarranno mai sull’interesse della comunità che mi onoro di rappresentare”.

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