E’ stato rinviato al 13 marzo del prossimo anno il processo Breakfast, che, a Reggio Calabria, vede imputati il sindaco di Imperia Claudio Scajola e gli ex collaboratori di Amedeo Matacena, Mariagrazia Fiordelisi e Martino Antonio Politi. Per tutti, comunque, il procedimento si avvia al termine prescrizione dei reati.
Il sindaco di Imperia è accusato di procurata inosservanza della pena per aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena
Ad avanzare già la richiesta di non luogo a procedere nell’udienza di questa mattina è stato il Sostituto procuratore generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, Maria Pellegrino, che ha evidenziato per tutti gli imputati il “non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione del reato“.
Claudio Scajola è accusato di procurata inosservanza della pena in quanto sospettato di aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, fuggito all’estero dopo essere stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Matacena è deceduto nel settembre scorso a Dubai.
La comunicazione della pubblica accusa è giunta dopo il rigetto da parte della Corte della richiesta di audizione del collaboratore di giustizia Giuseppe Stefano Tito Liuzzo.
Claudio Scajola in Primo grado era stato condannato a 2 anni di reclusione e nel febbraio scorso il processo era giunto alla Corte di Appello di Reggio Calabria. Il sindaco di Imperia, reduce da un intervento chirurgico non era in aula e i suoi difensori, gli avvocati Patrizia Morello ed Elisabetta Busuito hanno chiesto il rinvio dell’udienza.
