Primo trapianto di rene da donatore vivente con tecnica robotica in Liguria. E’ successo nei giorni scorsi al Centro Trapianti del Policlinico San Martino di Genova, centro a valenza regionale. Il donatore e il ricevente, padre e figlio rispettivamente di 64 e 40 anni, stanno bene. Il ricevente era in dialisi peritoneale da un anno per una nefropatia che gli era stata diagnosticata ancora in età pediatrica ed era stata trattata dall’ospedale Gaslini. L’anno scorso per il 40-enne è subentrata l’insufficienza renale e quindi la necessità della dialisi.
“La donazione di rene da vivente – dichiarano il Presidente Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – rappresenta un atto di solidarietà straordinario nei confronti di un congiunto: significa privarsi di un organo perfettamente funzionante allo scopo di garantire ad un proprio caro la possibilità di tornare alla normalità, a evitare o a uscire dal percorso di dialisi. E’ quindi necessario porre in essere tutto quanto la tecnologia può garantire al fine di minimizzare l’impatto chirurgico sul donatore e l’utilizzo della tecnica chirurgica robot assistita va in questa direzione permettendo tempi di recupero straordinariamente più brevi rispetto all’approccio chirurgico tradizionale a cielo aperto. Questo è un ulteriore tassello nell‘organizzazione del Centro Trapianti del Policlinico San Martino che vanta ottime performance nel trapianto degli organi solidi, fegato e rene, con importanti risultati anche a lungo termine. Regione Liguria crede molto in questo progetto e lo sostiene in ogni sua forma, la settimana prossima nel centro congressi del Policlinico San Martino si terrà il NITp per discutere con esperti di tutto il paese delle problematiche della donazione da un lato e delle procedure e tecniche di gestione trapianti dall’altro”.
Il primo trapianto di rene da donatore vivente con tecnica robotica in Liguria arriva alla vigilia della riunione tecnico scientifica del NITp 2023 – Nord Italia Transplant, la prima organizzazione di coordinamento del prelievo e trapianto di organi e tessuti nel territorio nazionale, che si svolgerà al Centro Congressi dell’Ospedale Policlinico San Martino nelle giornate di lunedì 27 e martedì 28 novembre.
“Il programma di trapianto di rene da donatore vivente – sottolineano il Direttore Generale del Policlinico San Martino Marco Damonte Prioli e il Direttore Sanitario Gianni Orengo – riparte al San Martino introducendo la nuova tecnica del prelievo dell’organo con approccio chirurgico mininvasivo robotico, anche grazie alla collaborazione con l’Ospedale Niguarda. Tale tecnica, oltre a ridurre drasticamente i rischi per il donatore sano e garantire il trapianto di un organo perfettamente funzionante sul ricevente, permette di allineare il nostro Centro con tutti i Centri italiani. Questo allineamento permetterà, in caso di incompatibilità di organo tra ricevente e donatore, di scambiare con eventuali altre copie di altri centri i due reni e garantire comunque i benefici della donazione da vivente, in quanto le due tecniche di prelievo sono omogenee. La collaborazione con il Niguarda ha permesso alla nostra Chirurgia dei Trapianti di riprendere già da tre anni l’attività di trapianto di fegato e di rene presso il Policlinico San Martino con ottimi risultati. I passaggi successivi prevedono la ripresa del trapianto combinato di rene e di pancreas e l’avvio del trapianto di insule pancreatiche, in collaborazione con la Diabetologia del Policlinico”.
Questa metodica è stata realizzata mercoledì 22 novembre presso le sale operatorie del Policlinico San Martino e ha portato alla piena ripresa funzionale della diuresi sul paziente trapiantato e alla favorevole evoluzione clinica del donatore.
“Siamo di fronte ad una svolta per il Policlinico San Martino con l’adozione di tecniche mini invasive – dichiara il direttore dell’Unita Operativa di Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti del Policlinico San Martino Enzo Andorno – e di una modalità operativa che ha visto due sale operatorie sincronizzate che hanno consentito all’organo di non smettere mai di funzionare portando ad una ripresa funzionale quasi immediata per il richiedente. E’ un segnale importante per tutto il mondo dei trapianti e per il nostro centro. Dalla sua nascita abbiamo superato i 2300 trapianti di rene e 950 trapianti di fegato. Ora si possono immaginare anche ulteriori collaborazioni con l’ospedale Gaslini per il trapianto di rene in età pediatrica, ma per garantire tutto questo occorre accrescere la cultura della donazione”.