Andora – 50 anni al servizio dei cittadini. E’ dedicato al Gruppo Comunale di Protezione Civile il secondo appuntamento della settimana edizione di “Storie Andoresi” in programma venerdì 12 gennaio, alle ore 17.30, nella sala Polivalente di Palazzo Tagliaferro.
L’appuntamento venerdì 12 gennaio alle 17,30 a Palazzo Tagliaferro
“L’impegno degli uomini e delle donne di Andora volto alla tutela del territorio verrà raccontato attraverso i volontari di ieri e di oggi – spiega l’assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi, promotrice della rassegna che ricostruisce l’Andora di un tempo – Nel 1972 era già attivo ad Andora un gruppo di amici e operai comunali che spontaneamente operavano allo spegnimento degli incendi boschivi, anche con mezzi molto rudimentali, se si pensa che si andava a contenere le fiamme utilizzando le frasche. Un nucleo fondamentale che ha dato origine ufficialmente, anni dopo, all’A.I.B. e favorito la nascita del Gruppo Comunale di Protezione Civile, successivamente nato, e in grado di operare grazie alle competenze maturate anche in scenari di soccorso nazionali, per terremoti ed alluvioni, oltre ad essere un punto di riferimento per la popolazione locale nelle allerte meteo”.
Dalla prima sede e dagli attrezzi di fortuna, ne hanno fatta di strada i volontari A.I.B e della Protezione Civile di Andora, la cui voce farà parte del racconto per immagini e ricordi che sarà realizzato a Palazzo Tagliaferro grazie alla presenza di alcuni fondatori, dei responsabili che si sono succeduti alla guida del gruppo e dei tanti volontari sempre disponibili a intervenire nei momenti di emergenza.
Dagli esordi, guidati da Ezio Setti, anche comandante della Polizia Locale, all’evoluzione sotto la direzione dei responsabili Guido Bianco, Fabio Curto e Alberto Petrucco.
“Sarà bello ricordare le origini, testimoniare la competenza e la passione che ci sono state date da chi ci ha preceduto – ha dichiarato il Responsabile Operativo Alberto Petrucco – Io sono entrato in Protezione Civile da giovanissimo, con mio padre e vissuto il mio percorso come un momento di formazione importantissimo. I fondatori avevano meno mezzi, ma grande passione ed altruismo che ancora oggi sono il motore dei volontari del gruppo di Andora”.
Come sempre l’invito agli andoresi è quello di partecipare e di portare testimonianza diretta con i propri ricordi.