23 Novembre 2024 15:13

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23 Novembre 2024 15:13

IL NUOVO “VOLTAGABBANA” DEL PARTITO DEMOCRATICO, ORA VILLA CARPENETO SI PUÒ VENDERE. SI ALLA CESSIONE IN GIUNTA /DETTAGLI

In breve: Anche sulla vicenda della Seris, la società che si occupa del servizio di refezione scolastica, il Partito Democratico aveva presentato una cospicua raccolta firme contro la privatizzazione del servizio per poi decidere, nei mesi scorsi, di esternalizzare il servizio.

Villa_Carpeneto_01

IMPERIA – Dopo una durissima battaglia in consiglio comunale farcita dalla solita raccolta firme avvenuta negli anni scorsi, il Partito Democratico ha dato il via libera alla vendita di Villa Carpeneto. La giunta comunale, infatti, ha approvato nei giorni scorsi il piano di alienazioni degli immobili di proprietà dell’Ente tra cui la tanto discussa villa Carpeneto. Tra coloro che hanno votato a favore della vendita della storica villa portorina anche i tre assessori del Partito Democratico, Giuseppe Zagarella, Fabrizio Risso e Giuseppe De Bonis.

Un vero e proprio cambio di rotta per gli esponenti del partito democratico che nel 2010 avevano lanciato una raccolta firme contro la decisione dell’ex sindaco Paolo Strescino di mettere all’asta la villa. Non è la prima volta che il Partito Democratico raccoglie le firme e poi una volta “al potere” percorre la strada aspramente contestata dei suoi predecessori nonché avversari politici. Anche sulla vicenda della Seris, la società che si occupa del servizio di refezione scolastica, il Partito Democratico aveva presentato una cospicua raccolta firme contro la privatizzazione del servizio per poi decidere, nei mesi scorsi, di esternalizzare il servizio.

Per villa Carpeneto, il PD assieme a SEL, IDV e Rifondazione Comunista presentò una petizione popolare al sindaco Strescino. 

ECCO IL TESTO:

Art. 4 del Regolamento sugli istituti di partecipazione popolare (del.n.106 del 28 novembre 2003).

Al Signor Sindaco
di Imperia.

Noi sottoscritti cittadini di Imperia

Le chiediamo di non riproporre al Consiglio Comunale la decisione di vendere Villa Carpeneto con una parte notevole del suo bellissimo giardino, ricco di piante di pregio.

La nostra richiesta è tanto più forte perché siamo consapevoli che in queste settimane può venire a conclusione il lungo iter della vendita.

Il parere favorevole(con la sola condizione che una parte del parco resti pubblica) alla destinazione d’uso residenziale della Villa che la sua Amministrazione ha ottenuto dalla Soprintendenza è in palese contrasto con gli scopi pubblici per cui la Villa è stata utilizzata per molti decenni, ma è destinato a favorire la vendita. Quindi è probabile che se si terrà un’altra asta questa volta non andrà a vuoto.

I motivi del nostro no li vogliamo così sintetizzare.

Perché la Villa appartiene alla nostra storia di cittadini. Ha sempre svolto una importante funzione sociale e scolastica per la città, in particolare per il quartiere di Porto Maurizio, a partire dai primi decenni del Novecento fino a pochissimo tempo fa.

Perché la Villa può svolgere una importante funzione pubblica anche nel presente. Villa Carpeneto è in pieno centro, in una zona con tantissimi problemi che necessita di rilancio economico e turistico. Se sistemata e valorizzata la Villa e il suo giardino possono dare una apporto decisivo a una migliore qualità della vivibilità urbana e costituire un ottimo biglietto da visita del centro storico.

Perché non ci spieghiamo come mai la sua Amministrazione punti le sue energie sul progetto “Dal Parasio al mare,” volto a facilitare la mobilità, a rendere più attraente il centro storico da Via Cascione al Parasio e nello stesso tempo venda Villa Carpeneto che di questa idea di collegamento e di riqualificazione urbana costituisce, come detto, la cerniera naturale attraverso un polmone verde di grandissimo pregio.

Perché la sofferenza del bilancio comunale e la conseguente necessità di finanziare un’opera pubblica con le risorse ottenute dalla vendita della Villa non è una giustificazione che ci convince, in quanto non tiene conto che si tratta di alienare un bene importante del patrimonio comunale, non sostituibile per la preziosità della sua collocazione, del suo verde e della sua storia, per la funzione pubblica che potrebbe ancora sostenere.

Riteniamo che, pur nella ristrettezze, il Comune debba fare ricorso agli oneri di urbanizzazione per finanziare le opere pubbliche.

La invitiamo in conclusione non solo a non mettere in vendita Villa Carpeneto ma anzi a valorizzarla utilizzando, per esempio, la parte ancora disponibile del finanziamento regionale del progetto “Dal Parasio al Mare” per ristrutturare Villa e giardino, destinandoli a una funzione utile per la collettività, in campo scolastico, sociale, culturale, per attività del volontariato.

 

Ecco la lista degli altri immobili del Comune in vendita:

  • Moltedo – magazzino MOL 2 31 2 A Alienazione
  • Moltedo – magazzino ex forno
  • 3PM C.so Garibaldi – Villa Carpeneto con dépendence e giardino 749 (porzione da frazionare)
  • PM V. Monte Calvario – Immobile
  • PM P. Duomo – ex bagni pubblici

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