5 Novembre 2024 17:19

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5 Novembre 2024 17:19

PROCESSO PORTO IMPERIA. CALTAGIRONE: “NON SONO UN PIRATA. QUANDO SCAJOLA SI È DEFILATO, MI SONO TROVATO UN’INTERA CITTÀ CONTRO”

In breve: Nuova udienza del processo per truffa aggravata ai danni dello Stato relativo al porto turistico di Imperia. Questa mattina ha preso la parola Francesco Bellavista Caltagirone, su cui pende una richiesta di condanna a 8 anni di carcere

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Nuova udienza del processo per truffa aggravata ai danni dello Stato relativo al porto turistico di Imperia. Questa mattina ha preso la parola Francesco Bellavista Caltagirone, su cui pende una richiesta di condanna a 8 anni di carcere, con una dichiarazione spontanea.

Non merito di essere presentato come un pirata, un palazzinaro di borgata, un truffatore. Non è giusto. Sono un imprenditore che ha fatto il suo dovere. Volevo finire il porto di Imperia. L’accusa per cui sono stato in carcere è stata modificata per poterla giustificare. Non avrei dovuto fare il carcere. Ho lottato sempre per poter finire il porto e questo dimostra che non volevo abbandonare l’opera. I soldi dei posti barca sono stati depositati nell’Acquamarcia. Spariti? Mi hanno decapitato, mettendo in carcere me è tutta la dirigenza del gruppo. Do lavoro a 10 mila persone, tra i dipendenti e l’indotto. Non sono neanche risuscito a concludere il porto di Fiumicino“.

La permuta 70-30 è stata accettata, concordata e valutata da esperti. Tutto è andato bene fino all’avvio della decadenza, quando la Commissione di vigilanza e Collaudo di colpo ha scritto una lettera di fuoco“.

Nel momento in cui è stato firmato l’avvio della decadenza della concessione mi sono trovato solo. Prima tutti gli imperiesi erano con me, poi quando Scajola si è defilato mi sono trovato un’intera città contro. L’arresto? Fui chiamato dal sindaco, che era un ex uomo di Scajola, per un appuntamento e dopo pochissimo, forse un minuto e mezzo, venni arrestato“.

Dopo la dichiarazione spontanea di Caltagirone, hanno preso la parola i legali dell’architetto Emilio Morasso, direttore dei lavori, e di Ilvo Calzia, ex dirigente del settore urbanistica del Comune di Imperia. Per entrambi gli imputati, la difesa ha chiesto l’assoluzione.

Il processo è stato aggiornato al 7 novembre per la sentenza. L’accusa, nella figura del PM e delle parti civili, non sembra orientata a replicare, dunque la chiusura del processo di primo grado dovrebbe entro la fine di novembre.

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