24 Novembre 2024 05:25

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24 Novembre 2024 05:25

Elezioni Europee 2024: Forza Italia apre la campagna elettorale a Milano, ospite Claudio Scajola / Video

In breve: Candidati di Forza Italia sono Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri, e segretario di FI, e l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti.

Si è aperta al Teatro Manzoni di Milano la campagna elettorale di Forza Italia per le elezioni europee 2024, ospite anche l’ex ministro e attuale sindaco e presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola a sostegno di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri, e segretario di FI, e dell’ex sindaco di Milano Letizia Moratti.

Elezioni Europee 2024: Forza Italia apre la campagna elettorale a Milano, il discorso di Claudio Scajola

“Entrando a Milano non si può non riconoscere per chiunque abbia un minimo di obiettività che se Milano si è trasformata il merito è di Albertini e della Moratti. Berlusconi aveva individuato che ci volessero persone del fare, di concretezza e di visioni. Letizia, Milano non ti è stata riconoscente come avrebbe dovuto. Tu hai inventato l’Expo, l’hai ottenuta con un giro per il mondo che io ricordo, sei riuscita ad avere tutto ciò che era necessario per una sfida incredibile, mai vista per l’Italia e quella realizzazione ha dato il volto del futuro di Milano. Milano ti ripagherà in queste elezioni europee perché per fortuna il tempo è sempre galantuomo e tu lo meriti.

Entrando in questo teatro mi accompagnano ricordi e speranza. Nel lontano 1996, a elezioni perse, con Berlusconi che aveva dedicato tutto se stesso e che non l’avevano fatto governare, che aveva fatto un esperimento governativo breve, quasi a dire che tutti i suoi sogni non dovessero essere realizzati, con manovre di Palazzo che lo portarono a decadere da presidente del consiglio. Incominciammo qui questo teatro nell’autunno del 96 la costruzione con la lunga traversata che ci portò alla vittoria del 2001. Dovevamo anche diventare Europei.

Fu Antonio Tajani che, con il suo peregrinare in Europa, riuscì, attraverso il nostro Congresso Nazionale qui ad Assago, a portare le regole, i programmi, la dimostrazione che c’era una democrazia perché non ci volevano in Europa, perché sostenevano che era un partito che non aveva la democrazia interna. Io ricordo con piacere che insieme a Tajani riuscimmo a dire alla Cdu (Unione Cristiano-Democratica, ndr) tedesca che i voti con cui fu eletto presidente, in un organismo democratico, Silvio Berlusconi, erano più dell’assemblea che aveva eletto Helmut Kohl presidente della Cdu tedesca. Quel percorso ci portò ad essere un gruppo civico, come era Forza Italia, ad una delle colonne portanti del partito popolare europeo.

Chi mi conosce sa che non sono avvezzo a complimenti, ma quel percorso fu accompagnato con costanza e in difficoltà perché partiva praticamente da solo, da Antonio per accreditarci nel Partito Popolare Europeo. Berlusconi veniva snobbato in Europa e divenne il protagonista nel Partito Popolare Europeo.

Fu un percorso difficile ma che si basò sulla corrispondenza maggiore che dovevamo avere con gli italiani sui programmi e sulla qualità delle persone. Su questo percorso si passò dal 16% che ci davano nell’autunno del 1996 alla vittoria col 31% del 2001.

Mi auguro che questa assemblea di oggi ci porti fortuna. La speranza è che si dia retta quello che voleva Berlusconi. Qui c’è Fedele che meglio di tutti lo conosceva ma c’è anche la sua compagna che ha vissuto con lui gli anni più difficili. C’è Adriano Gagliani che è nato con lui. Berlusconi non è un uomo da partito minoritario, non l’ha mai voluto. Si inventò la casa della Libertà, il Popolo della Libertà, perché la vocazione è di interpretare il nostro popolo che nella maggioranza si riconosce nei valori popolari, liberali, riformisti, atlantisti, garantisti. Questa è la volontà della maggioranza degli italiani, spetta a noi, dico impropriamente a noi a me come piccolo cittadino di periferia, spetta a te Antonio riuscire ad aprire ancora di più, ad aprire sempre di più, a traguardare il futuro per le nuove generazioni per incanalare le persone di buon senso, le persone di equilibrio che anche nei toni e nei modi non si riconoscono più nella politica attuale e sono convinto che tu ci potrai riuscire e questo è l’augurio più importante che voglio farvi”.

 

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