8 Luglio 2024 19:21

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8 Luglio 2024 19:21

A Montalto Carpasio torna la “Pastasciutta antifascista” domenica 14 luglio: weekend di eventi su Resistenza e resilienza nell’entroterra

In breve: Gli eventi abbracciano tutto il weekend, iniziando da sabato 13 luglio, grazie a due giorni ricchi di eventi dedicati ai partigiani e a tutti i loro discendenti ai quali è esteso l’invito a essere presenti come giusto tributo e riconoscimento al sacrificio e l’impegno che i loro cari hanno dimostrato.

Torna domenica 14 luglio, dalle 12.30 alle 15, la “Pastasciutta Antifascista” a Montalto Carpasio. Un piatto di pasta, offerto gratuitamente, per celebrare i valori antifascisti e l’impegno di tuttipartigiani che negli anni 70 hanno ricostruito il vecchio comando partigiano trasformandolo nel Museo della Resistenza, visitabile gratuitamente.

Gli eventi abbracciano tutto il weekend, iniziando da sabato 13 luglio, grazie a due giorni ricchi di eventi dedicati ai partigiani e a tutti i loro discendenti ai quali è esteso l’invito a essere presenti come giusto tributo e riconoscimento al sacrificio e l’impegno che i loro cari hanno dimostrato.

La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, non rappresenta un elemento divisivo, bensì incarna lo spirito di unità e condivisioni di intenti che ha permesso al paese di superare i  per lottare contro il fascismo e, successivamente, per ristrutturare il casone e realizzare il Museo.

Il Casone dei Partigiani

Il Casone dei Partigiani è gestito da 15 danni con amore e cura dalla custode Gabriella Campigotto con l’aiuto del marito Antonio Pastorelli come se fosse una seconda casa. Nel museo sono conservate le testimonianze di un periodo drammatico e difficile, tramite le quali si possono percepire i sacrifici compiuti da tanti giovani per un ideale, come il partigiano Baletta, torturato dai nazifascisti, che morì a 14 anni per salvare i suoi compagni. In loro memoria, dal Museo ogni mattina alle 10 e ogni sera alle 19 vengono diffuse le note di Fischia il Vento.

La storia dei fratelli Cervi

I sette fratelli Cervi erano i figli di Alcide Cervi e di Genoveffa Cocconi e appartenevano a una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti. Dotati di forti convincimenti democratici e cattolici, presero attivamente parte alla Resistenza e, presi prigionieri, furono torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono tiro di Reggio Emilia. La loro storia é stata raccontata, fra gli altri, dal padre Alcide Cervi. Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo. Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti. I Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa. Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta. Ecco l’origine, ma questa manifestazione vuole parlare di libertà, favorire scambi di opinioni, intavolare dibattito, commemorare e invitare ad essere Partigiani di oggi, contestualizzando lo stesso termine ‘Partigiani’ nella lotta di chi ai nostri tempi deve ancora combattere per affermare i propri diritti.

“Pastasciutta antifascista”: ecco il programma

Montalto sabato 13 luglio – Piazza Truppe Alpine

  • h 17.00 Inizio manifestazione e saluti dell’Amministrazione
  • h 17.30 Emergency inizio raccolta fondi con un’esperienza virtuale
  • h 18.30 Presentazione libro “Diario di un giardiniere anarchico” di Libereso Guglielmi a cura Claudio Porchia
  • Serata musicale con gli egin, Possibilità di cenare

Domenica 14 luglio Costa dí Carpasio – Museo della Resistenza

  • Bus navetta dal bivio dalle 10 alle 18
  • Mattino passeggiate al castagno, nascondiglio dei partigiani
  • Dalle 12.30 alle 15. Pastasciutta Antifascista gratis
  • h 15 Franco Zunino presenta il libro “lo Adelmo Cervi”
  • h. 16 Pino Petruzzelli spettacolo “Storie di uomini e di vino”
  • A seguire tavola rotonda sull’argomento: “Resistenza e resilienza nelle aree interne”

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