23 Dicembre 2024 17:59

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Imperia: lunedì 22 luglio Ilaria Rossetti presenta “La fabbrica delle ragazze” in via Antica dell’Ospizio per la rassegna “Un libro aperto” / L’appuntamento

Lunedì 22 luglio, Ilaria Rossetti, classe 1987 e originaria di Lodi, sarà l’ospite della rassegna “Un libro aperto”. Accompagnata da Alessandra Chiappori, a partire dalle ore 21, l’autrice presenterà il suo ultimo libro “La fabbrica delle ragazze”, edito da Bompiani e proposto dallo scrittore Paolo Petroni per il Premio Strega 2024. La rassegna è organizzata dall’Associazione Settecinque in collaborazione con il Comune e la Libreria Ragazzi di Imperia.

Ilaria Rossetti, vincitrice del Premio Campiello Giovani nel 2007 con il racconto “La leggerezza del rumore”, ha costruito una carriera variegata e ricca di esperienze tra scrittura, teatro e progetti culturali. Nel 2019, il suo talento è stato ulteriormente riconosciuto con la vittoria del premio Neri Pozza per il libro “Le cose da salvare”. Dal 2022, è docente presso la Scuola Holden di Torino.

Al centro di questo romanzo ci sono le ragazze: con i capelli al vento di chi attraversa la campagna in bicicletta, con le guance scavate perché il cibo scarseggia ma gli occhi ardenti di chi ha tutta la vita davanti, con le dita sottili che sono perfette per costruire le munizioni. Infatti, durante la Prima guerra mondiale, la fabbrica Sutter & Thévenot sceglie proprio la campagna lombarda per installare, a Castellazzo di Bollate, uno degli stabilimenti dove centinaia di donne giovanissime fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. E poi ci sono anche loro, i ragazzi, allontanati dalle famiglie e dal lavoro per andare a far carne da macello nelle trincee, con i cuori pieni di nostalgia e pronti ad accendersi quando arriva una cartolina vergata da una grafia femminile, come succede a Corrado che per amore arriva alla diserzione… Ma è il 1918, la Storia sta accelerando: è così che Emilia, la piscinìna, la mattina del 7 giugno saluta i genitori senza sapere se li rivedrà, perché una grave esplosione investirà la fabbrica causando decine di vittime, quasi tutte donne e bambine. La produzione però riprende subito, in tempo di guerra le vite umane contano ancora meno del solito. È così che Corrado e il padre di Emilia, Martino, con sua moglie Teresa dovranno accettare che la realtà è più dura dei sogni e il tempo scorre indifferente come il Seveso sotto il grande cielo. Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto senza mai indulgere nella maniera, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: prima di lei, fu Ernest Hemingway a parlarne in uno dei Quarantanove racconti. In queste pagine la storia vera dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, da testimonianza si fa romanzo e attraverso le voci di tante piccole vite non smette di chiederci ascolto.

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