14 Agosto 2024 12:03

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14 Agosto 2024 12:03

Imperia: maxi bollette acqua, consigliere Zarbano bacchetta Rivieracqua. “Tentativo maldestro ed inaccettabile di intimidazione. Un affronto al ruolo stesso di Consigliere Comunale”

Il Consigliere di minoranza Luciano Zarbano risponde alle dichiarazioni dell’Amministratore Unico di Rivieracqua, richiamando l’importanza cruciale del ruolo del Consigliere Comunale nell’ambito della gestione politica ed amministrativa del Comune di Imperia e delle sue partecipate.

Bollette acqua: Luciano Zarbano replica a Rivieracqua

L’8 agosto u.s. il TAR Liguria con una sentenza, oltre a dichiarare inammissibile il ricorso di Confesercenti sulle bollette dell’acqua, testualmente scriveva:

Difatti, ai sensi dell’art. 154, comma 4, D.Lgs 152/2006, “il soggetto competente [l’ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale, n.d.r.], al fine della redazione del piano economico-finanziario di cui all’articolo 149, comma 1, lettera d), predispone la tariffa di base…e la trasmette per l’approvazione all’Autorità per l’energia elettrica e il gas”. Dunque, i provvedimenti impugnati concretano, propriamente, soltanto una proposta tariffaria, mentre il soggetto istituzionale che ha il potere di approvare la tariffa in questione – cioè l’atto conclusivo del procedimento, definitivamente lesivo delle posizioni giuridiche azionate in giudizio dalle ricorrenti – è l’ARERA, la quale però non ha ancora provveduto.

Il 10 agosto u.s., il Consigliere di minoranza Zarbano, nel riassumere le parti salienti della predetta sentenza ed aggiungendo anche riferimenti di Giurisprudenza Amministrativa sull’argomento, a richiesta dava dei consigli ai cittadini di Imperia, tra i quali: “Noi di Imperia senza Padroni, riteniamo necessario offrire il nostro contributo di pensiero. Per quanto riguarda il pagamento delle bollette, consigliamo di attendere che le nuove tariffe siano rese definitive a seguito dell’approvazione di ARERA”.

Il 13 agosto u.s. l’Amministratore Unico di Rivieracqua, Giuseppe Torno a mezzo stampa, oltre a non specificare se ARERA aveva o meno approvato le tariffe, forniva informazioni che non avevano attinenza con la sentenza del TAR Liguria e con le dichiarazioni apparse nei giorni precedenti sulla stampa. Inoltre veniva diffidato “chiunque a divulgare notizie false volte condizionare l’utenza a non rispettare le condizioni contrattuali. La società ha già dato mandato ai propri legali per tutelarsi nelle sedi opportune”.

Zarbano ricorda che il Consigliere Comunale non si limita a esercitare un controllo politico, amministrativo e di indirizzo al Comune e alle sue partecipate, come Rivieracqua, ma ha anche il dovere di rappresentare e rispondere direttamente ai cittadini, fungendo da autentico ponte tra la popolazione e le istituzioni.

Zarbano, sospettando che l’articolo stampa in questione possa aver preso spunto dalle sue dichiarazioni sul tema, non ha esitato a bollare il contenuto come un’abnorme reazione scomposta, priva di fondamento e, ancor più grave, come un tentativo maldestro ed inaccettabile di intimidazione.

“Questo comportamento”, ha sottolineato Zarbano, “se fosse effettivamente rivolto a me, sarebbe molto significativo, vista la vaghezza dell’autore che ha scelto di non fare nomi e cognomi, dimostrando un’indicativa disinvoltura. Coloro che sanno di essere nel giusto non temono di essere specifici. Questo sembra un palese tentativo di condizionare in modo scorretto il mandato istituzionale conferitomi dai cittadini di Imperia”.

Data la gravità della situazione, Zarbano ha incaricato i propri legali di tutelare la sua posizione nelle sedi opportune, senza escludere il coinvolgimento delle autorità competenti per assicurare che ogni aspetto di questa vicenda venga trattato con la massima serietà.

“Questo atto”, infine conclude Zarbano, “non è solo un attacco personale, ma un affronto al ruolo stesso di Consigliere Comunale e, di conseguenza, a tutti i cittadini che egli rappresenta”.

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